Appena una vittoria contro le prime in Serie A (Juve, Lazio, Roma e Atalanta) e le sconfitte contro Dortmund e Barcellona in Champions, oltre a quella col Napoli in Coppa Italia. Il Corriere dello Sport si interroga sul livello raggiunto dall'Inter: "Quando si alza l’asticella della posta in palio, i limiti e le difficoltà dell’Inter finiscono per emergere. Ma ha ragione Conte a parlare di un’Inter non ancora 'grande', tutt’ora incapace di 'gestire certe situazioni', in particolare quelle di vantaggio, e alle prese con il solito 'percorso' o 'processo di crescita'? Oppure c’è pure un problema di atteggiamento tattico, peraltro accentuatosi nell’ultimo paio di mesi?".
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CdS – Inter, quando si alza l’asticella emergono i limiti: Conte è responsabile. E le rimonte…
L'analisi del quotidiano sulla stagione dei nerazzurri e le difficoltà emerse nel corso dell'anno con la ricerca delle cause
La verità sta nel mezzo per il quotidiano. La rosa non ha vinto molto in carriera, fatta eccezione per Godin, e nei momenti difficili esce fuori il 'braccino', mentre le parole di Conte - che hanno come obiettivo quello di abbassare la pressione come nel caso della sfida tra 'outsider' contro la Lazio- ridimensionano le ambizioni della squadra, che si sommano ai fatti con Lautaro in marcatura su Leiva e una squadra che gioca di rimessa attraverso lanci lunghi e cambi di gioco.
Da quando si è infortunato Sensi, ovvero lo scorso 6 ottobre, L'Inter ha dimostrato di non avere piani tattici alternativi. E i numeri dimostrano la crisi: otto rimonte subite in stagione, la metà delle quali nel 2020. Una situazione che sicuramente preoccupa Conte a meno di due settimane dalla sfida contro la Juventus.
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