«Gli azzurri devono vincere se vogliono tirarsi fuori dalla situazione in cui si sono cacciati». Comincia così l'intervista concessa da Salvatore Bagni, ex calciatore e doppio ex di Napoli e Inter, concessa ai microfoni de Il Mattino. Le due squadre si affronteranno infatti al San Paolo lunedì sera nel big match di giornata.
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Bagni: “Napoli non inferiore all’Inter. Conte, lavoro straordinario: è riuscito a…”
Le parole dell'ex calciatore
Anche se l'avversario si chiama Inter ed è distante anni luce?
«Il Napoli non è inferiore, lo pensano gli stessi interisti. L'enorme distanza che si è creata in classifica è un demerito azzurro più che merito degli avversari».
Si può rimediare a gennaio e dopo il cambio della panchina?
«Devi farcela se vuoi azzerare il recente passato. Adesso si parla di quarto posto paragonandolo quasi a uno scudetto: per arrivarci bisogna vincere a cominciare da subito, fa niente che l'avversario si chiami Inter. L'unica chance per accorciare con le squadre che precedono in classifica è mettere insieme quattro-cinque vittorie di fila. Per come è messo in classifica, al Napoli occorre continuità di successi, non di risultati: per intenderci, adesso i pareggi non servono a niente».
Inter, Lazio e Juventus sono tre dei prossimi quattro avversari.
«Lo so ma mettendoci dentro anche la Fiorentina, tre delle prossime quattro sfide si giocheranno al San Paolo. Adesso o mai più, non vedo altre alternative».
Solo il fattore campo può determinare la differenza tra Napoli e Inter?
«Messe sulla bilancia le due formazioni si equivalgono. Conte sta facendo un lavoro straordinario, il suo merito più grande è stato quello di ottenere più del massimo dai calciatori, quello che non è riuscito a Carletto forse perché alcuni azzurri sono arrivati alla fine del ciclo. I nerazzurri sono contati, giocano sempre gli stessi dall'inizio eppure Conte ha mantenuto la squadra al primo posto nonostante abbia dovuto fare a meno di Barella e Sensi per lunghi periodi, e stiamo parlando di giocatori fondamentali. L'Inter sa di giocarsi parecchio al San Paolo e teme questa trasferta, come del resto tutte le avversarie quando mettono piede a Fuorigrotta».
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