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Batistuta: “Argentina? E’ arrivato il tempo di Icardi, è un ragazzo serio. Gli auguro…”

L'ex attaccante nerazzurro intervenuto a Sky Sport

Marco Macca

Firenze i feste per il Re Leone. Gabriel Omar Batistuta è tornato nella città dove ha scritto pagine importanti di storia in occasione della presentazione del docufilm sulla sua vita, "Numero Nueve". Intervistato da Sky Sport, l'ex attaccante anche di Roma e Inter ha avuto modo anche di esprimere la sua opinione su Mauro Icardi, che sta cercando di raccoglierne la pesante eredità con la maglia dell'Argentina:

FIRENZE E ROMA - "Sto studiando da allenatore, per imparare qualcosa in più e arricchirmi. Ma non la vedo come una cosa che possa succedere domani. A Coverciano sono contenti dei miei progressi e mi aspettano per il master l'anno prossimo. Questo è il mio futuro per ora. Spero che questo film possa essere d'aiuto per i ragazzi argentini, soprattutto per quelli della mia regione. Se si fanno dei sacrifici, si può arrivare in alto. Volevo raccontare me stesso e la mia storia nel calcio. Sono venuto in Italia per la prima volta a 19 anni per il Torneo di Viareggio: la prima città che ho visto è stata Roma e la prima partita italiana che ho visto è stata Fiorentina-Roma, due squadre del mio destino che si affronteranno anche domani. Due squadre che ho vissuto da dentro e che sono incredibili. Di Francesco? Non me lo aspettavo allenatore della Roma, ma mi fa piacere, spero possa fare bene. Firenze e i fiorentini mi sono sempre rimasti nel cuore, sia quando giocavo che ora, è casa mia. Ora che non gioco riesco a vivere meglio anche la città, sorrido di più e sono più rilassato".

ICARDI - "Il mio preferito è sempre stato Higuain, ma ora è arrivato il tempo anche di Icardi in Nazionale. Ha grandi margini di miglioramento, può fare ancora di più e può farlo. E' un ragazzo serio, gli auguro il meglio".

CAPELLO - "Con lui e con giocatori come Totti, Samuel, Candela e altri abbiamo vinto ciò che Roma voleva da un po, ho bei ricordi di lui".

CALCIO - "Il calcio non è sparito dalla mia vita, io mi sono allontanato perché ho avuto problemi con le caviglie e sentivo che non avevo più niente da dare. Mi sono fatto da parte, ma il calcio c'è sempre. Ora quel periodo è passato e sono tornato. Ora sorrido di più, è un bel momento della mia vita".

(Fonte: Sky Sport)

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