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Bergomi: “Benitez dà  di più contro l’Inter. Campagnaro non da rimpiangere. L’EL…”

Ai microfoni de IlNapolionline.com, l’ex capitano nerazzurro e Campione del Mondo a Spagna ’82, Giuseppe Bergomi oggi commentatore su Sky, ha commentato il big match di sabato sera: Esordio da giovanissimo in A, 20 anni nell’Inter da...

Francesco Parrone

Ai microfoni de IlNapolionline.com, l’ex capitano nerazzurro e Campione del Mondo a Spagna ’82, Giuseppe Bergomi oggi commentatore su Sky, ha commentato il big match di sabato sera:

Esordio da giovanissimo in A, 20 anni nell’Inter da calciatore, Nazionale e trofei. Simbolo di attaccamento alla maglia e talento. Bergomi, lei è l’esempio da seguire per i tanti giovani che vogliono diventare grandi e mostrare le proprie qualità nel calcio“Non è facile essere un esempio oggi. Forse lo era di più in passato. La vita ti riserva tante sorprese e i ragazzi di oggi devono prendere esempio dai grandi talenti della loro generazione, dai Totti ad altri. Bandiere nelle loro squadre che ti danno senso di appartenenza e attaccamento alla maglia. Poi penso sempre alla famiglia, agli istruttori, agli allenatori che hanno a disposizione e che gli daranno dei consigli validi. Devono essere forti loro e ricercare dentro di se le qualità per emergere. Nessuno ti regala niente e solo il sacrificio ti consente di raggiungere qualcosa di importante”.

Nei suoi anni nerazzurri ha tante volte affrontato il Napoli, ma soprattutto Maradona. Come un campione come lei affrontava il Pibe“(ride, ndr) Maradona era un giocatore unico, troppo intelligente. Se lo marcavo io, si spostava  a centrocampo, se lo marcava un centrocampista, andava a fare la punta. La sua caratteristica migliore era che giocava per la squadra, aiutava la squadra e marcarlo era complicato. Cercavo di arrangiarmi con le mie qualità, ma con Van Basten è il calciatore più forte che ho incontrato”.

Oggi Napoli e Inter vivono una situazione diversa. Gli azzurri ormai hanno raggiunto il terzo posto, l’Inter cerca punti per l’Europa League. Sabato che gara sarà?“Sembra tutto scontato, ma dentro la partita ci sono varie motivazioni. Mazzarri che vuole riprendersi la rivincita della gara di andata, dopo aver trascorso tanti anni a Napoli; Benitez che sempre affronta l’Inter dando un qualcosa in più. Bisognerà capire soprattutto le scelte che farà il Napoli in funzione della gara di settimana prossima che vedrà gli azzurri giocarsi la coppa Italia in gara secca contro la Fiorentina. L’Inter ha bisogno di punti per andare a prendersi questo quarto posto e consolidare l’Europa League. Al Napoli, invece, serve solo a dare continuità di prestazione e fare una buona gara in vista proprio della finale. La vedo così, ma ripeto, sarà sfida nella sfida”.

Un Napoli che puntava a lottare per lo scudetto fino alla fine, ma i tanti punti persi contro le piccole hanno pesato anche per il secondo posto. Come se lo spiega?“Vado un po’ controcorrente: per me il Napoli ha fatto una stagione eccezionale. L’ho seguito molto in coppa e ha fatto molto bene. In campionato ho seguito le più importanti partite e, quando arriva la Juventus e la batti, arriva la Roma e la batti, in campionato e coppa Italia, vuol dire che tante cose positive sono state fatte. Penso che la Juventus abbia fatto qualcosa di eccezionale e quindi anche la Roma che aveva un solo impegno, non è riuscita a tenere il passo. Quindi il Napoli, per come è strutturato, con mentalità e organizzazione, non poteva fare meglio di questo. Il distacco è dato dalla Juventus che vince troppo. Mi spiego. Sei sempre a rincorrere e tante volte vincere sempre non è facile. La stagione è positiva”.

Nel post gara di Udine si è visto un Benitez molto scuro in volto. Ci sono alcuni atteggiamenti che al tecnico non vanno proprio giù“Queste sono problematiche interne. Benitez è un grande tecnico e ha avuto quella reazione perché sa che si avvicina il momento importante, quello per vincere qualcosa e allora sale la tensione e non sopporti alcun gesto. Ha ancora un po’ di tempo prima della gara di coppa Italia, ma ripeto, non mi è affatto dispiaciuta la stagione azzurra”.

Benitez vuole cambiare tanti uomini nella prossima sessione di mercato. Alcuni di questi, Behrami e Maggio su tutti, potrebbero approdare in nerazzurro e riabbracciare Mazzarri“I giocatori come Maggio, grandi a livello internazionale, italiano ed esterno basso che difficilmente si trova, me lo terrei stretto se fossi nel Napoli. Su Behrami il discorso è diverso. Lo vedo voglioso di andare via da Napoli e di provare una nuova esperienza. All’Inter farebbero comodo tutti e due”.

Callejon, Mertens o Higuain, chi l’ha sorpresa di più?“Sicuramente Callejon ha dato di più. E’ stata una grandissima sorpresa sul piano dei gol, della gioco e dell’essere stato al servizio della squadra. Chi mi ha sorpreso maggiormente è stato Mertens che non lo conoscevo ed è un giocatore straordinario che mi fa impazzire. Quello che mi ha deluso è Higuain: non ha fatto male, ma poteva fare di più”.

Secondo lei, Mascherano, Koulibaly, Gonalons, Gilardino e Skrtel, possono essere i nomi giusti per far fare il salto di qualità alla squadra del tecnico spagnolo e lottare il prossimo anno per lo scudetto anche se va considerato che Inter, Milan, Roma e la stessa Juventus si rinforzeranno?“Il Napoli ha bisogno di un difensore centrale con caratteristiche diverse da quelle che ha. Un esempio può essere il Benatia di turno: forza fisica, conosce bene il nostro campionato, è veloce: lavorare da difensore centrale del Napoli è complicato. Avrebbe bisogno di un giocatore diverso con un centrocampista che affianchi quantità alla qualità e una punta che quando manca Higuain possa sostituirlo o giocarci insieme in un 4-4-2, cambiando sistema di gioco. Sono tre situazioni sulle quali intervenire”.

Campagnaro?“Con il 4-2-3-1 non lo rimpiangerei. Nel senso che in un sistema di gioco come quello passato, era l’ideale, ma nella difesa a quattro avrebbe trovato delle difficoltà. Da esterno basso, stringe molto; da difensore centrale si, ma ha il Napoli altri calciatori con qualità migliori”.

Settimana prossima si aggiudicherà la coppa Italia. Sarà Napoli-Fiorentina, chi la spunterà e perché?“Qui fare un pronostico è difficile. Il Napoli ha qualcosa in più e l’ha dimostrato in campionato e coppa e nelle gare decisive. Dall’altra parte c’è una Fiorentina che vuole vincere qualcosa dopo tanto tempo e la voglia ti spinge oltre l’ostacolo. Se devo dire la mia favorita, dico il Napoli, però il pronostico è difficile da fare. Mancherà Cuadrado e questo è un vantaggio per gli uomini di Benitez perché poteva dare noie alla difesa”.