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Bergomi: “Inter, Conte scelta giusta, ma manca un numero 10. Gli do un consiglio”

L'ex capitano nerazzurro commenta la scelta di puntare su Conte

Fabio Alampi

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Giuseppe Bergomi ha parlato della scelta dell'Inter di puntare su Antonio Conte: "Conte rappresenta una continuità nella storia dell'Inter che ha vinto: allenatori forti al comando, che esercitano grande disciplina. Quando abbiamo vinto c'erano Mourinho, Trapattoni, Bersellini, Herrera, lo stesso Mancini, personalità forti. Mi sembra il solco giusto. Un consiglio? Non deve venire con la presunzione di dire: ho vinto alla Juve, ho vinto al Chelsea, vincerò anche qua. È intelligente e non lo farà, ma è il pericolo. Ogni squadra ha un proprio dna e tu ci devi entrare dentro il prima possibile. Ma non sarà difficile, perché l'interista vuole senso di appartenenza, attaccamento, cuore. Se lo capisci, è facile conquistarlo".

La rosa che sta prendendo forma è adatta a lui?

"Penso di sì: attaccanti di fisicità come Dzeko e Lukaku, la forza di centrocampisti come Gagliardini, Vecino e Nainggolan da integrare con la qualità di Sensi e Barella e dello stesso Brozovic. L'incognita, mi sembra, è chi giocherà sulle fasce. E continuo a pensare che a questa squadra manchi un numero 10, che ti fa gol su punizione,

che dà la palla importante. Ma mi fido di Conte, sa valorizzare al massimo i suoi".

Può vincere subito?

"Deve accorciare sulla Juve, che ha sempre un vantaggio. Poi non si sa mai. La Juve cambiando strada apre una chance alle altre: fosse rimasto Allegri o arrivato Simone Inzaghi lo scudetto lo vincevano loro. Prendendo Sarri, per cui stravedo, cambiano la loro storia: possono fare un passo ulteriore in avanti, ma rischiano di più".

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