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Biasin: “Coppa Italia, gol in trasferta non normale. La cosa stucchevole…”

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Il giornalista si concentra sul tema del gol in trasferta e su programmazione e contemporaneità nel campionato di Serie A

Alessandro De Felice

Nel consueto appuntamento con l'editoriale su TMW, il giornalista di Libero Fabrizio Biasin ha trattato i temi attuali attraverso tre punti:

"La prima: il gol doppio in Coppa Italia. Oggi iniziano le semifinali di ritorno di Coppa Italia, la prima questa sera a San Siro, la seconda domani a Torino. In Coppa Italia vale ancora il gol doppio. Lo abbiamo già scritto a suo tempo: non è normale. Ti dicono “Non potevano cambiare il regolamento a competizione iniziata”, ma per quanto ci riguarda non è una giustificazione. Questione di buonsenso: l’andata/ritorno è prevista solo nelle semifinali, sarebbe stato molto più logico uniformare la maltrattatissima coppetta al resto delle competizioni intercontinentali. E invece no, il nostro calcio resta nel “medioevo” (cambieranno il regolamento la prossima stagione). Questa cosa creerà polemiche stucchevolissime? Speriamo di no, ma visto il risultato delle partite di andata è tutto tranne che impossibile. Fine della polemica.

Biasin: “Coppa Italia, gol in trasferta non normale. La cosa stucchevole…”- immagine 2

La seconda: la programmazione delle partite. Gli stadi sono tornati a capienza piena. Benissimo. I tifosi, tra l’altro, accorrono in massa: dall’Olimpico strapieno per la Conference League a Juve-Inter, da Milan-Bologna e Milan-Genoa a Napoli-Fiorentina e Napoli-Roma, fino al derby di questa sera (record d’incasso per la competizione). Ecco, sarebbe il caso di agevolare i tifosi con un minimo di programmazione in più. Gli orari del turno in programma questo fine settimana sono stati annunciati venerdì, quelli del successivo non li conosciamo. E se uno vuole – che ne so – prenotare una stanzetta, portarsi avanti, prendere un treno o un aereo… deve attendere. “Questioni di forza maggiore”, spiega il Palazzo, ma non si capisce perché altrove sia tutto meno complicato. Fine della polemica.

La terza: la contemporaneità. Questa è realmente stucchevole. C’è chi dice “bisogna giocare tutti in contemporanea altrimenti si falsa il campionato”. Ci sono tre squadre che lottano per lo scudetto (da ieri forse due). Sono staccate di pochissimo l’una dall’altra. Semplicemente, se vogliono conquistare il tricolor devono vincere le loro partite. Ditemi voi quanto può incidere giocare prima o dopo. Bah. E comunque le tv pagano centinaia di milioni ai club e hanno diritto di “spezzettare” quanto vogliono, c’è poco da aggiungere. Fine della polemica".

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