Digitando su «Google» le parole «Cassano» e «Stramaccioni» spuntano: foto di abbracci, baci, carezze, «batti cinque fratè!»,«bene bene» e tutta una serie di espressioni d’amore e affetto che viene il diabete alla sola lettura. Poi scopri che Antonio è sbroccato un’altra volta. L’ennesima. Contro Strama tra l’altro. E l’ha fatto dopo un allenamento, e sono dovuti intervenireStankovic e Cordoba a dividerli come succede alle scuole medie, e Antonio oggi salterà la micidiale trasferta di Catania perprovvedimento disciplinare «ma giovedì sarà tra i 18 convocati di Londra», assicura il mister. Insomma, diciamocelo, Strama «ce sta a provà», mette pezze di qualche genere come farebbe chiunque al posto suo.
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Biasin: “La ‘cassanata’ era annunciata da tempo, e Strama mette qualche pezza…”
Digitando su «Google» le parole «Cassano» e «Stramaccioni» spuntano: foto di abbracci, baci, carezze, «batti cinque fratè!», «bene bene» e tutta una serie di espressioni d’amore e affetto che viene il diabete alla sola lettura....
Se la prende con «la spia», colui che ha spifferato «una cosa che succede spesso nei gruppi di lavoro e magari e già successa». Ma la questione è contemporaneamente semplice e complessa: in una situazione normale il barese col carattere di Pierino sarebbe già fuori rosa, nell’Inter dall’attacco spuntato certi «lussi» non te li puoi concedere. Capello, per dire, a suo tempo diede il benservito a «mister 600 donne» (per sua stessa ammissione, trapanaccio...), pescato con le mani nella marmellata mentre improvvisava una goffa imitazione del suo mentore. Le strade si separarono e in seguito Antonio promise: «Non lo farò più».
Lo rifece: a Genova (insulti a patron Garrone ecessione), al Milan (bisticci con Galliani e cessione), in azzurro (comportamenti sopra le righe all’Europeo e addio Nazionale), ora in nerazzurro. Disse il giorno della sua presentazione: «Sopra il cielo c’è solo l’Inter». E giù risate. Perché lui fa così, la butta in caciara. E se qualcuno lo attacca lui... contrattacca. E assicura di essere maturato. Ed è facile immaginare che ora prenderà una maxi multa (il massimo consentito è il 30% di 1/12 del compenso lordo. Tradotto: un centone, euro più, euro meno) e di sicuro non ci sarà l’annunciato rinnovo del contratto fino al 2015, e tutti attenderanno (probabilmente invano) le sue scuse, e la faccenda contribuirà ad appesantire una situazione non facile.
I beninformati a dirla tutta sostengono che la «cassanata» era annunciata, perché negli ultimi tempi il burlone aveva cominciato a sfottere i compagni, esagerando, tanto che solo Nagatomo continuava a ridere alle sue battute. Probabilmente perché non le capiva. Ieri Branca e Ausilio hanno parlato col trottolino barese, ma è difficile credere che tutto possa essere cancellato con un buffetto.
Tutte le volte che Antò ha sbroccato non è mai tornato indietro. C’è chi assicura che il suo scopo sia rivestire la maglia della Samp, c’è chi dice che alla fine nello scambio Pazzini-Cassano ci abbia guadagnato il Milan nonostante il conguaglio di 7 milioni a favore dell’Inter, c’è chi rimpiange Coutinho, autore ieri di due assist in Liverpool-Wigan 4-0, c’è chi fa a gara a dire «io l’avevo detto...». «Non c’è stato contatto fisico» assicura Strama. Male-male: gli schiaffi che i nostri nonni davano ai nostri padri facevano assai bene, altro che balle.
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