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Biasin: “La legge di Mourinho: guai a darlo per bollito. Ancora una volta…”

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Il noto giornalista Fabrizio Biasin ha parlato di José Mourinho e della sua Roma, unica italiana ancora in Europa

Alessandro Cosattini

Nel suo consueto editoriale su Libero, il noto giornalista Fabrizio Biasin ha parlato di José Mourinho e della sua Roma, unica italiana ancora in Europa. Ecco la sua analisi sui giallorossi e in particolare sull’allenatore ex Inter: “Dal Vangelo secondo Noi. In quel tempo c’era un allenatore e quell’allenatore aveva fatto la storia del calcio. Ma il tempo era passato inesorabile. La gente diceva «il Vate è bollito, è vecchio, brontola e basta, non ce la fa più». E lui continuava a brontolare, a lamentarsi, a dire «io so’ io e voi non siete un cazzo» e se ne fotteva assai dei Farisei mediatici.

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Gli iscritti alla sua Chiesa, i suoi fedeli a Roma e in giro per il mondo, dicevano «noi siamo al tuo fianco, ci fidiamo, tu però dacci un segnale, Santo di Setubal...» e li vedevi che in realtà avevano perso le speranze. E allora il Santo disse: «In verità, in verità vi dico, presto vinceremo il derby di Roma e lo faremo con largo punteggio». Gli amici lo compativano, i nemici lo sfottevano, lui già sapeva. Arrivò il successo stracittadino, largo, per 3-0, spuntarono i pentiti come funghi prataioli. La gente tornò a leccargli il culo: «Sei l’Illuminato! Non sei un pirla!». «Tu lo dici», rispose il Santo. Ma anche «Presto arriverà il momento della verità, dovremo tenere alto il nome dell’Italia in Europa, noi, unici e soli». E gli altri: «Ma c’è anche l’Atalanta, ’o Vate». E lui: «No, non è così». E infatti la Dea uscì. E la Roma del Santo si vendicò dei vichinghi del Bodo davanti a oltre 60mila spettatori. E conquistò la semifinale della coppetta chiamata Conference League, la cui finale è in programma a Tirana, in Albania.

E, niente, ancora una volta, a 12 anni dal Sacro Triplete e dalla vittoria della Champions con i nerazzurri milanesi, tocca a lui, al Santo, già “bollito”, già “antico”, già “è tempo che vada in pensione”, tenere alto l’onore tricolore nel Vecchio Continente. Piaccia o non piaccia, è così. Rendiamo grazie a Mou”, le sue parole.

(Fonte: Libero)

 

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