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Biasin: “Thohir più attivo del sindaco di Milano. Rinnovo Mazzarri? Il problema è…”

Così Fabrizio Biasin nel suo editoriale sull’Inter all’interno del suo editoriale per Tmw: “Thohir non ha fatto gli auguri a Fiorello. Nemmeno al signor Mario. In compenso li ha fatti a Zanetti con il tono del perfetto patron:...

Daniele Vitiello

Così Fabrizio Biasin nel suo editoriale sull'Inter all'interno del suo editoriale per Tmw: "Thohir non ha fatto gli auguri a Fiorello. Nemmeno al signor Mario. In compenso li ha fatti a Zanetti con il tono del perfetto patron: "Resta con noi ma avrà un altro ruolo". Sorrideva, ma aveva la determinazione di un ghepardo che ha voglia di un toast farcito-gazzella. Non sappiamo che ruolo ricoprirà il capitano nerazzurro al termine della stagione (responsabile del settore giovanile?), sappiamo che se fosse rimasto Moratti avrebbe continuato a giocare: non sarebbe stato un bene né per lui, né per l'Inter. Dall'ennesimo ritorno di Erick a Milano (doveva venire 4 volte all'anno e invece è più attivo del sindaco) son successe moltissime cose: l'indonesiano ha discusso con le banche per faccende legate al debito del club (e si sapeva), quindi ha dato il là al piano mercato per la stagione 2014-2015. Di Vidic sappiamo, per il Chicharito Hernandez siamo ancora lontani (ma l'affondo è previsto per la fine di marzo), altri nomi sono in agenda (il bacino preferito? La Premier, of course). Per quanto riguarda l'allenatore sappiamo che - dichiarazioni di facciata a parte (vedi parole al miele di Fassone su Mazzarri) - il club ha già fatto i suoi sondaggi. De Boer preferirebbe l'Inghilterra, Wenger sta prendendo tempo".

Biasin ha anche approfittato per porre alcuni interrogativi ai lettori: 

1) Come farà Ericketto a far conciliare il mega mercato con i paletti del fair play finanziario? Semplice, si darà il là allo spietato piano "epurazione delle vecchie glorie". Palacio sarà rinnovato settimana prossima, Cambiasso anche (ma più avanti) con netta riduzione dell'ingaggio, per gli altri contratti in scadenza invece non si faranno sconti secondo la legge della "rivoluzione sostenibile". Utopia? Forse, ma intanto il sottoscritto fa mea culpa per le critiche preventive rivolte all'indonesiano che, invece, sembra avere idee chiarissime e attributi grossi come cocchi. Anche se non ha fatto gli auguri al signor Mario.

2) Se Mazzarri conquista il quarto posto resta al suo posto? Difficile, per il patron è un problema di mentalità e di giocatori da far giocare per questioni legate all'immagine e agli investimenti (vedi Kovacic). Soprattutto è una questione legata alla "demorattizzazione", il processo che ha portato all'allontanamento di Branca e al ridimensionamento di alcune figure storiche della società e legate al vecchio presidente.Postilla impopolare. Nelle ultime settimane tutti si domandano: "Perché gioca Jonathan mentre D'Ambrosio resta a guardare?". Gli esperti dicono: "L'ex granata deve apprendere gli schemi di Mazzarri". Altri spergiurano: "Anche zoppo sarebbe meglio del brasiliano". Chi scrive resta dalla parte del buon Johnny, che non sarà Maicon ma si sbatte, fa il suo dovere e viene massacrato ben oltre i suoi demeriti. Fossimo in lui assumeremmo l'addetto stampa di Honda, mobile in campo tipo capitello ionico ma che a prescindere "va lasciato lavorare" (#iostoconjonathan).