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Buffon: “Chi ha la coscienza a posto non può parlare. Pene severe, ma distinzioni…”

“Meglio due feriti che un morto”. Questa frase, pronunciata da Gigi Buffon, per parlare di eventuali accordi sui pareggi nelle partite, ha suscitato grossi polemiche. Il portiere della Nazionale Italiana potrebbe essere addirittura...

Eva A. Provenzano

"Meglio due feriti che un morto". Questa frase, pronunciata da Gigi Buffon, per parlare di eventuali accordi sui pareggi nelle partite, ha suscitato grossi polemiche. Il portiere della Nazionale Italiana potrebbe essere addirittura sentito dalla Procura federale per quanto detto. L'estremo difensore ne ha parlato in conferenza stampa a Coverciano e ha detto: "Se ridirei le cose di sabato? Non posso dire cosa cuore e testa pensano, ho la conferma che le persone con la coscienza a posto non possono parlare. Il mondo sta andando abbastanza male, ma la prima cosa da preservare è la libertà di pensiero e di conseguenza poi uno accetta le critiche, nella vita bisogna prendersi delle responsabilità e io le mie me le sono prese sempre. Credo sia sempre giusto che chi sbaglia paghi, ma bisogna fare delle distinzioni tra comportamenti non giusti e comportamenti criminali. Criscito? Non è stata una buona sveglia, non l'auguro a nessuno. La vera vergogna è che in Italia dieci minudi dopo un interrogatorio giù si sa cosa si è detto. Ci sono operazioni giudiziarie, e lo sapete mesi prima. Uno parla con i pm e voi sapete tutto dieci minuti dopo: è una vergogna. Monti? la migliore risposta l'ha data Abete".