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Buffon: “La Juve sorprende sempre. Sarri? Per lui avvilente mediare. La Champions…”

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L'ex portiere bianconero ha parlato della sua esperienza a Parigi e del suo ritorno in Italia durante un intervento a Tiki Taka

Eva A. Provenzano

«A venti anni io al PSG? Penso che Donnarumma abbia fatto una scelta più che giustificata. Anche se ha difficoltà in questa stagione, ma avrà la titolarità se non nell'immediato nel prossimo futuro». Gigi Buffon ha parlato della sua esperienza a Parigi dopo la Juventus e del portiere della Nazionale che ha lasciato il Milan per sposare la causa del club francese.

-Tornato da Parigi per dare una mano a Sarri, dicono. E poi dicono che non ti andava di fare il secondo alla Juventus a Szczęsny perché è più scarso di te...

(Ride.ndr) Sono due no molto forti e convinti. Torno alla Juve perché quando gioco l'ottavo di finale con il PSG e vinco contro il Manchester, ma la Juve perde con l'Atletico due a zero a Madrid, io chiaramente ero felice per me. Ma torno a casa e dico a mia moglie: sono felice ma non mi sento a mio agio perché la Juve ha perso 2-0. Magari se fossi stato lui avrei potuto dare una mano. E questa cosa qui ha pesato sulle mie scelte. Quando mi ha chiamato la Juve ho risposto che non mi faceva impazzire l'idea di fare da secondo però devo anche dire che l'idea di poter vincere con questa Juve alla fine è stata la cosa che ha pesato di più. Sono tornato e ho accettato questo ruolo solo per questo. 

-Il sogno di Agnelli è vincere la CL, la Juve può riuscirci senza CR7? 

La Juve quando sembra in difficoltà o in picchiata sorprende sempre con colpi di reni che le fanno aggiudicare i trofei. La Juve la vedo sempre pronta a vincere ed essere protagonista. Poi vincere la CL in questi ultimi anni è complicato. 

-Perché la Juve gioca male? 

La Juve non gioca male, quelle che vince le vince da squadra solida, squadra che dà pochi spazi all'avversario, imbruttisce la partita ma non gioca male. Non abbiamo vinto la CL perché Barcellona e Real erano più forti di noi per tre volte. 

-Ronaldo ha fatto bene ad andarsene e Allegri a tornare? 

Se non era più convinto di restare alla Juve, CR7 ha fatto bene ad andarsene e la Juve a lasciarlo andare. Allegri ha fatto bene a tornare perché si vede che era convinto di poter fare bene e di poter incidere. 

-Gasperini ti aveva convinto ad andare all'Atalanta? 

Penso che nel momento in cui avevo deciso di andare, la mattina parlo con la dirigenza della Juve e mi dicono che era arrivato Andrea (Pirlo.ndr), mi dicono che volevano contare su di me. Loro sapevano che toccando determinati tasti uno come me non li avrebbe mai lasciati. Per me Gasperini è una persona a cui voglio bene. Mi ha chiamato a 41 anni dicendomi che non potevo stare in panchina e mi ha gratificato. 

-Nell'anno di Sarri la Juve era inarrivabile? 

Vi dico la verità, il mister ha avuto tante difficoltà. È un rapporto che aveva già difficoltà iniziali. Quando è arrivato ha avuto qualche piccolo attrito con qualcuno e questo ha fatto in modo che la scintilla non scattasse. Penso che il tipo di lavoro che era abituato a fare e pensava di poter svolgere alla Juve si è accorto che avrebbe dovuto rivederlo e mediare. Perché spesso in certe squadre deve mediare. E questa cosa per lui è avvilente. E lo si vedeva che non aveva quell'entusiasmo che di solito uno di lui ha. 

(Fonte: Tiki Taka)

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