Nel corso della prossima settimana il procuratore capo della procura di Cremona, Roberto Di Martino, depositerà il documento che sancisce la chiusura delle indagini del calcioscommesse (4 anni di lavoro per un totale di 250 calciatori coinvolti). Ne scrivono Foschini e Mensurati, oggi, su Repubblica. Per la metà di questi 250 calciatori verrà chiesta l'archiviazione, un centinaio è indagato per frode sportiva e una cinquantina è accusata di associazione per delinquere. Un panorama desolante. Tra questi ci sono anche Beppe Signori e Stefano Mauri. E poi c'è il caso di Antonio Conte, ora ct della Nazionale e ai tempi allenatore del Siena. Alcuni suoi giocatori lo avevano accusato di aver lasciato loro la possibilità di decidere se giocare o regalare la partita con l'Albinoleffe e di aver saputo che c'era un accordo per "lasciare" la partita contro il Novara. Furono condotte indagini molto approfondite in merito. Se ai tempi la giustizia sportiva decise di ridurre la pena ad omissione di denuncia (4 mesi di squalifica), la procura di Cremona non è d'accordo e insiste: fu frode. Una conclusione che, secondo Repubblica, autorizzerebbe nuove domande sulla scelta della giustizia sportiva. Si legge: "Anche nel caso di Stefano Mauri il pm Di Martino ha deciso di “ribadire” l’accusa iniziale di associazione per delinquere. Accusa per la quale il capitano della Lazio fu anche tratto in arresto. Verrà chiesta l’archiviazione, invece, per Bonucci e Criscito. L’udienza preliminare è prevista per la tarda primavera, il processo dovrebbe cominciare in autunno."
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Calcioscommesse – Conte, ribadita l’accusa di frode sportiva. Per Mauri e Bonucci…
Nel corso della prossima settimana il procuratore capo della procura di Cremona, Roberto Di Martino, depositerà il documento che sancisce la chiusura delle indagini del calcioscommesse (4 anni di lavoro per un totale di 250 calciatori...
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