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Calcioscommesse, Palazzi pugno duro, ma la sorpresa è Gazzi…

Ieri, davanti alla Commissione Disciplinare, sono state presentate le richieste di pena formulate da Stefano Palazzi. Quattro anni per il portiere del Torino Gillet, per Lanzafame e per Ganci, addirittura cinque per un dirigente della Salernitana,...

Lorenzo Roca

Ieri, davanti alla Commissione Disciplinare, sono state presentate le richieste di pena formulate da Stefano Palazzi. Quattro anni per il portiere del Torino Gillet, per Lanzafame e per Ganci, addirittura cinque per un dirigente della Salernitana, secondo Palazzi tutti protagonisti di uno o di entrambi gli illeciti. E poi, a parte il reparto omesse denunce (Barreto, Donda, Ladino e Marchese) c’è un intero spogliatoio che il procuratore vorrebbe con la stessa pena, 3 anni e mezzo di squalifica: compatti, come di fronte alla scelta di barare. Oggi il giro di arringhe degli avvocati, i patteggiamenti lastminute di Barreto, Marchese e Lanzafame. Entro mercoledì le sentenze di primo grado diranno se passerà la linea di Palazzi. Ce l’hanno fatta a schivarla solo quelli che sono riusciti a patteggiare e uscire dal processo. Sono sette, tra loro Stellini e Masiello. Ma è il mediano del Toro Gazzi ad aver cambiato per sempre le regole del gioco. Grazie a lui niente sarà più come prima: Gazzi è riuscito a patteggiare la sua doppia omessa denuncia, alla fine è uscito di scena con 100 giorni di squalifica e tornerà in campo a metà ottobre.