L'ex difensore di Juve e Inter Fabio Cannavaro ha parlato della lotta scudetto in Serie A a La Gazzetta dello Sport:
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Cannavaro: “L’Inter a gennaio si è rinforzata tantissimo. Non sarebbe uscita dalla Champions”
L'ex difensore di Juve e Inter Fabio Cannavaro ha parlato della lotta scudetto in Serie A a La Gazzetta dello Sport e dei prossimi scontri diretti
«I bianconeri sono sempre i più forti. Ma da qualche gara stanno faticando e i nerazzurri sono in crescita. La squadra di Simone Inzaghi sulla carta ha meno frecce all’arco ma i numeri sono dalla loro. Per fortuna dopo anni parliamo di un campionato più equilibrato e con un esito che non è scontato».
La convince il gioco di Sarri? Lui stesso ha detto di non aspettarsi repliche di quanto fatto a Napoli.
«Ed è giusto sia così. Le caratteristiche dei giocatori sono diverse. E sono convinto che Maurizio dopo l’esperienza in Premier, al Chelsea, sia maturato e sappia gestire meglio tutti i campioni che ha. Rispetto al passato, però, la Juve sta subendo troppi gol. Anche i due presi a Verona denotano limiti nella fase difensiva. Capisco che per chi vince da anni in Italia sia più difficile restare concentrati al Bentegodi, rispetto al Bernabeu. Ma bisogna cambiare questi numeri. Per il campionato, ma soprattutto per la Champions: se subisci tanto in fondo non ci arrivi. Ma sono convinto che con il rientro di Chiellini ritroveranno gli equilibri migliori».
Bianconeri ancora favoriti per lo scudetto? E la Champions?
«In Italia non più dominatori come nell’ultima stagione, sempre primi però. In Europa non credo che con il Lione ci saranno problemi, poi per vincere la Coppa serve avere fra aprile e maggio i migliori giocatori in condizione: la società ha investito tanto per la Champions e bisogna aver pazienza e migliorare la condizione complessiva».
E l’Inter?
«Prima si parlava di Antonio Conte come valore aggiunto, ma da gennaio la società ha rinforzato tantissimo la squadra. Ora l’unica differenza la fa la continuità di rendimento, che l’Inter sta acquisendo. Avesse avuto questi uomini in estate, Antonio non avrebbe fallito la qualificazione agli ottavi di Champions. Peccato, però per lo scudetto è in corsa, come per le Coppe. Una vittoria come quella del derby fa lievitare l’autostima del gruppo nel lavoro impostato da Conte».
Che succede ora?
«Sono convinto che mai come in questa stagione il campionato possa decidersi nello scontro diretto del primo marzo. Le distanze sono minime e per fortuna il finale non è già scritto come negli ultimi anni. E chi uscirà quella sera vincitore avrà un’autostima che potrà spingerla fino allo scudetto».
La Lazio?
«Ha un grandissimo Ciro Immobile finalizzatore e uno bravo come Luis Alberto nel vedere e creare gioco, oltre a una difesa solida che subisce pochissimo. Ma la rosa è ristretta rispetto alla concorrenza e non credo che possa tenere il ritmo fino in fondo. Domenica lo scontro diretto con l’Inter servirà soprattutto alla Lazio per rendersi conto fin dove potrà arrivare».
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