Intervistato da Libero, l'ex ct di Inghilterra e Russia Fabio Capello ha parlato della ripresa del calcio, ma anche del lavoro di Antonio Conte all'Inter:
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Capello: “Suning vuole vincere tanto. Calciopoli, titoli meritati: quanta Juve c’era nell’Italia 2006?”
L'ex ct di Inghilterra e Russia Fabio Capello ha parlato della ripresa del calcio, ma anche del lavoro di Antonio Conte all'Inter
Cosa ne pensi della possibile ripartenza del campionato il 13 giugno, quando ancora non sono iniziati gli allenamenti di squadra?
«L’importante è ricominciare. Troppo breve, però, il tempo tra la ripresa degli allenamenti e le gare, soprattutto per i calciatori fermi da due mesi».
Si giocherà a porte chiuse.
«Non saranno gare vere, mancherà il calore del pubblico. Molti club soffriranno».
L’altra novità sono i 5 cambi al posto dei soliti 3.
«È giusto per la salute degli atleti: giocando ogni tre giorni ci potrebbero essere tanti infortuni muscolari».
In caso di ripresa chi vedi favorito?
«Le squadre che si fanno trovare più pronte e preparate: Juve e Lazio su tutte. La differenza potranno farla i calciatori che si sono allenati bene, da soli, in quarantena».
Uno dei punti in contestazione è la quarantena: cosa ne pensi?
«Va esclusa. Non si può fermare l’intero gruppo qualora dovesse esserci un contagiato: l’unica soluzione è allontanare il positivo e sottoporre tutti gli altri al tampone».
Parliamo della serie A. La Juve ha vinto 8 titoli di seguito, alcuni con grande vantaggio: si può dire che il calcio è migliorato?
«Non c’è stato il calcio in questo periodo, c’è stata solo la Juve».
E i due campionati tolti alla tua squadra per Calciopoli?
«Basta pensare alla finale Mondiale di Berlino del 2006, alla composizione della squadra azzurra che conquistò il titolo, per capire che eravamo i migliori e abbiamo vinto sul campo meritatamente».
Conte all’Inter: promosso o bocciato?
«Il primo anno non va giudicato, sarà l’anno prossimo a dare una risposta. L’inizio è sempre difficile per tutti e lo è stato pure per Antonio, ma lui ha tutto per imporsi. E Suning ha tanta voglia di vincere».
Alle spalle di Conte c’è Marotta.
«Lo giudico uno dei migliori dirigenti che ha il calcio in questo momento».
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