Sebastian Salomon, primo allenatore di Valentin Carboni ed ex River Plate, ha parlato dei temi che s'incrociano a pochi giorni dal match che vedrà di fronte le due squadre al Mondiale per club.


ultimora
Carboni, il primo allenatore: “Non voleva perdere mai, mi colpì un aspetto. Ora all’Inter…”
Scontro Italia-Argentina: che partita sarà fra Inter e River Plate?
"Una partita tattica, interessante. Inutile parlare dell'Inter, tutti vediamo il livello che ha, avendo raggiunto la finale di Champions di nuovo. Le due squadre hanno grandi individualità, sarà una partita molto bella al di là di chi vincerà".
Dove potrebbe essere protagonista Valentin Carboni. Cosa ricorda del suo percorso nel Lanus?
"Da ragazzino già si esaltava fra tutti. Soprattutto per la sua maturità, ma anche per la competitività che aveva: non voleva perdere mai, nemmeno nei giochi fra amici. A colpirmi più di tutto però era la sua personalità. Dai suoi 5 anni fino ai 12 era un uomo nel corpo di un bambino. Prendeva decisioni da adulto fuori dal campo e decisioni in campo da giocatore pronto".
Insomma, l'Inter farebbe bene a trattenerlo stavolta?
"Senza infortunio avrebbe avuto già molte più possibilità di dimostrare il suo valore. Per questo non abbiamo potuto vederlo in campo, sono convinto dunque che sì, dimostrerà di meritare l'Inter. Non ho dubbi che se prenderanno questa decisione di tenerlo stretto, nel breve-medio periodo avranno grandi frutti".
Anche altri due argentini stanno lottando per dimostrare il loro valore: Nico Gonzalez alla Juventus e Soulé alla Roma.
"Credo che entrambi dimostreranno di poter meritare questa opportunità che Juventus e Roma hanno dato loro. Questi giocatori con il talento che hanno, quando giocano con altri grandi giocatori non fanno altro che migliorare loro stessi anno dopo anno".
© RIPRODUZIONE RISERVATA