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Carnevali: “In Serie A molta improvvisazione, Juve e Sassuolo programmano. Marotta…”

Il ds del Sassuolo, Carnevali, ha parlato a TuttoSport delle strategie del Sassuolo e della gestione della squadra, ma anche della serie A in generale.

Simona Castellano

Il ds del Sassuolo, Carnevali, ha parlato a TuttoSport delle strategie del Sassuolo e della gestione della squadra.

"Il segreto del Sassuolo? Programmazione, strategia e obiettivi chiari sono i concetti chiave del Sassuolo. Programmare è un dovere avendo a che fare con uno dei più grandi industrali italiani come Squinzi: lui è un appassionato di sport e di calcio, ma il Sassuolo è una delle sue aziende, quindi va gestito come tale. All’inizio di ogni stagione bisogna pianificare tutto, mai improvvisare. Strategia? Per esempio quella degli italiani. Abbiamo solo tre giocatori stranieri nella rosa: è frutto di una strategia precisa. E’ diventata la nostra filosofia e in più paga. Crediamo negli italiani perché creare un gruppo è più facile e di solito risulta più solido. Obiettivi? Gli obiettivi sono fondamentali per i primi due concetti chiave: programmare ed elaborare delle strategie. Fissiamo dei traguardi e andiamo in quella direzione. Europa? Sì, lo era. Forse è solo arrivata prima di quando ce le aspettassimo. Modello Juve? Ho avuto la fortuna di avere Marotta come maestro al Monza, al Como e al Ravenna. Poi ho fondato la Master Group Sport e ho vissuto il calcio da imprenditore, per poi tornare da manager con la chiamata di Squinzi. Qualche Carnevali e Marotta in più? Il calcio italiano ha delle enormi potenzialità inespresse e il suo problema è il vivere alla giornata. Si improvvisa, pochi programmano sul serio, fra questi Juventus e Sassuolo che infatti ne raccolgono i frutti. I manager sono esperti che mettono a frutto la professionalità, ma servono anche e sopratutto gli Squinzi e gli Agnelli". 

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