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Caso Beretta-Lotito, Zamparini spalleggia Paolillo…a metà 

Maurizio Zamparini, dopo l’attacco di ieri dell’ad interista Ernesto Paolillo, dice la sua sul caso-Beretta, chiedendo anch’egli le dimissioni del presidente di Lega: “Se avesse un pò più di coraggio, dovrebbe andarsene....

Daniele Mari

Maurizio Zamparini, dopo l'attacco di ieri dell'ad interista Ernesto Paolillo, dice la sua sul caso-Beretta, chiedendo anch'egli le dimissioni del presidente di Lega: "Se avesse un pò più di coraggio, dovrebbe andarsene. Non può, dopo aver accettato un incarico presso una grossa banca, essere stipendiato da noi e fare il presidente (di Lega, ndr) a metà. Un Beretta dimezzato a molti fa comodo - ha aggiunto - perchè così lo manovrano. Al momento la Lega di serie A non esiste, è ancora una Lega di piccoli poteri. Manca un'etica, ci vuole un movimento nuovo per il calcio".

Ma sul contenuto dell'attacco di Paolilo, che aveva criticato la riforma delle Noif (le norme federali ndr), giudicata un provvedimento ad hoc per Lotito (interdetto dopo le sentenze di Calciopoli) Zamparini frena: "Lotito è uno che si sa muovere molto bene e su una questione di principio come quella del giudizio in primo grado che basta a far interdire i dirigenti, si è mosso. Anche io mi batto da anni senza aver riscontro in Lega. E' veramente aberrante che un presidente, solo perchè ha ricevuto una squalifica, magari per aver detto una parolaccia, non possa presenziare al Consiglio di Lega. Che poi questa volta si sia agito in fretta per Lotito è una cosa un pò fuori dal normale. Però io sono convinto che questo articolo 22 delle Noif vada modificato. Non perchè c'è lui di mezzo, ma perchè andava cambiato già uno o due anni fa. Quindi ben venga il 'caso Lotito' se serve a risolvere un problema che investe tutti".