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Cassano: “In questa A può giocare pure mio nonno, Juve campione per 10 anni. E io…”

E’ un Antonio Cassano motivato quello che, ai microfoni di ‘Dribbling’, su Rai2, svela l’intenzione di voler tornare a giocare dopo l’addio al Parma lacerato dalla crisi economica. “Mi sono preso due mesi, sono...

Alessandro De Felice

E' un Antonio Cassano motivato quello che, ai microfoni di 'Dribbling', su Rai2, svela l'intenzione di voler tornare a giocare dopo l'addio al Parma lacerato dalla crisi economica. "Mi sono preso due mesi, sono andato in vacanza con la mia famiglia, ma il calcio mi manca e mi sto allenando duramente per perdere 3-4 chili e trovare a luglio una destinazione che mi va a genio per ritornare alla grande. Il campionato? La Juve lo vincera' per i prossimi dieci anni, la Serie A e' ormai il quinto torneo in Europa ed e' cosi' scarso che potrebbe giocare anche la buonanima di mio nonno - dice ancora l'attaccante barese, commentando il poker consecutivo di tricolori dei bianconeri - A fine anni Novanta e ad inizio Duemila c'erano le sette sorelle, con i piu' forti giocatori al mondo, ora ce ne sono solo tre o quattro".

Cassano torna anche sulla spedizione ai Mondiali: "E' una falsita' che io abbia litigato con Prandelli e Buffon, lo sento ancora e per me sarebbe l'ideale alla Sampdoria per sostituire Mihajlovic: e' una persona perbene, sarebbe il top. Ho avuto offerte da Brasile, Dubai, America, ma le ho rifiutate tutte perche' il calcio vero si gioca in Europa. Voglio fare bene con la prossima squadra che mi prendera' per mettere in difficolta' Conte: voglio tentare l'impossibile, tornare in Nazionale".

Fosse per lui, non avrebbe alcun dubbio: "Al massimo giocherei a 10 chilometri dall'Italia, a Montecarlo, perche' e' vicino Genova...".