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Cassano: “Posso ancora fare la differenza in Serie A. Al primo corteggiamento serio…”

Antonio Cassano è stato intervistato da Sky Sport

Marco Astori

Antonio Cassano, ex attaccante di Inter, Milan e Parma, è stato intervistato da Sky Sport e ha parlato di diversi argomenti.

RITORNO IN CAMPO - "Spero sia la volta buona per tornare a giocare: nella mia vita non mi sono mai allenato come adesso. Mi alleno due volte al giorno, anche in vacanza, sono carico e motivatissimo per poter rientrare in un ambiente che mi renda felice. Qualcosa inizia a muoversi, ma finché non si firma... Pronto per la Serie A? Se fossi stato fermo quindici anni fa, avrei fatto fatica a rientrare perché c'erano campioni veri. Ora ci sono giocatori sopravvalutati in una maniera devastante: sono convinto di poter fare ancora la differenza. Perché acquistarmi? Non ci vuole molto per capirlo, perché sono il più forte che c'è in Italia (ride, ndr.). Perché no? E' normale che tutti si ricordino le Cassanate, ma ad un certo punto ti fermi, cresci e diventi grande. Sono migliorato tanto, ma non devo diventare casa e chiesa: posso deragliare ogni tanto, ma sono convinto di poter fare la differenza".

FUTURO - "Il Verona mi ha cercato a gennaio, c'è stato un contatto molto forte. Adesso stiamo aspettando, mi piacerebbe perché è una piazza importante, ma si sono mosse anche altre squadre: io devo cominciare il ritiro con una squadra, non posso aspettare il 31 agosto, perché più il tempo passa e più faccio fatica a rientrare in forma. Una cosa è allenarsi con una squadra e un'altra da solo. La prima squadra che fa un corteggiamento importante, accetto. Non ho mai giocato per i soldi, ma per la passione e per far divertire la gente: ho sempre rifiutato opportunità importanti come Dubai o Cina. Starei in Italia, ma andrei anche in campionati importanti, anche se ne considero 4-5. Ma io amo troppo l'Italia". 

TOTTI - "Io ho sentito il suo preparatore e Francesco era convinto di non smettere: e perché togliere una passione ad una persona se ha ancora voglia di giocare? Fosse stato 15 anni fa gli avrei detto di smettere, ma con questa Serie A può ancora fare la differenza, almeno in 20 partite all'anno".

BALOTELLI - "Balotelli ha fatto una buona carriera perché è un buon giocatore, ma la sua fortuna è Mino Raiola: tutti si devono togliere il cappello. Ha giocatori importanti e meno importanti, ma fa guadagnare tutti alla stessa maniera a livello economico e di immagine con cifre devastanti. Il merito va a lui: il Nizza è la dimensione di Balotelli".

DONNARUMMA - "Al posto di Donnarumma resterei al Milan: fai 5 anni e a 23 sei ancora a scadenza. Deve ringraziare il Milan che gli ha dato tanto, ma al Real Madrid non puoi dire di no. Spero per lui che possa restare, è un bene anche per il calcio italiano".

SCUDETTO - "La Juventus sta tre spanne sulle altre, fa un campionato a sé: hanno dei calciatori e un budget devastanti. Spero che il Napoli possa vincere lo Scudetto, ma la vedo dura. Insigne? Spero possa fare più di me e andare al Bayern o al Real Madrid: ama Napoli e ci resterà, ma potrebbe giocare a quei livelli".

PARMA - "Lo ripeto anche a mia moglie: se lei volesse cambiare città io andrei a Parma, la amo. Amo la città, la squadra, la gente: per ora non si sono fatti avanti, ma la porta aperta la lascio. Farei un passo indietro solo per loro, mi sentirei ancora un re".