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CdS: “Sarà  Inter-Juve? Nerazzurri con due vantaggi. I bianconeri…”

Il Corriere dello Sport, oggi in edicola, analizza il momento del campionato che potrebbe vedere all’orizzonte, una nuova sfida tra Inter e Juventus: “Prima di essere certi del ritorno di Inter e Juve come protagoniste, in battaglia...

Riccardo Fusato

Il Corriere dello Sport, oggi in edicola, analizza il momento del campionato che potrebbe vedere all'orizzonte, una nuova sfida tra Inter e Juventus: "Prima di essere certi del ritorno di Inter e Juve come protagoniste, in battaglia fra loro, del calcio italiano c’è bisogno di altre serie verifiche. C’è bisogno, in realtà, di capire se la Juve potrà reggere il ritmo che ha impresso alla sua rincorsa dall’inizio di novembre a oggi o se invece, in qualche momento del prossimo anno, pagherà lo sforzo continuo. Oggi l’Inter ha due tipi di vantaggio, quello più evidente della classifica (6 punti in più di solito danno un’idea di scatto prolungato se non ancora di fuga) e quello altrettanto corposo della mancanza di partite infrasettimanali. Per rendere chiaro il concetto è sufficiente ricordare il calendario dal 20 febbraio al 20 marzo dei campioni d’Italia: la trasferta a Bologna, il Bayern in casa, Inter in casa, la semifinale di Coppa Italia (vale anche per l’Inter se ci arrivano tutt’e due), la trasferta a Bergamo, il Sassuolo in casa, la trasferta a Monaco di Baviera e il derby. All’Inter basta mantenere il passo regolare del girone d’andata, la Juve dovrà tenere sempre il piede sull’acceleratore per tenere sott’occhio la capolista e per non farsi risucchiare da Napoli, Fiorentina e Roma. Ma fra le difficoltà delle altre concorrenti al titolo, la Juve ha adesso un credito superiore. Durante la striscia di 6 vittorie consecutive (un record in Europa in questo momento) ha preso 12 punti alla Roma fino a scavalcarla, 7 alla Fiorentina e 7 al Napoli. L’Inter è la squadra che ha concesso di meno, appena 3 punti. E un po’ gioca anche la suggestione, perché se il duello per lo scudetto è Inter-Juve il calcio italiano si illumina del suo passato, della sua storia, delle sue liti. E’ come se nel seggio elettorale ritrovassimo lo scudo crociato e la falce e martello, anni Sessanta, Settanta, Ottanta, tutte le partite di domenica alle 14,30, con le giacchette nere e con i numeri da 1 a 11. Un calcio antico che si rinnova."