E' stato l'italiano Nicola Rizzoli, a dirigere la finale di Champions League tra Bayern e Borussia. Dalla pagine della Gazzetta dello Sport, l'abitro ha raccontato la sua serata: "E' successo al termine della premiazione. Ero solo, guardavo lo spettacolo sugli spalti, applaudivano anche i tifosi del Borussia... La tensione si è sciolta e mi sono commosso. Ero Teso? Niente tensione, c'era un atmosfera tranquilla. I giocatori sono stati bravi a collaborare e sono rimasto ai margini, ho fischiato solo 17 volte. Il calcio è più bello se non è spezzettato. La decisione più difficile? Il rigore per il Borussia. Ero coperto e ho capito la dinamica grazie all'esperienza. Klopp? A me ha fatto i complimenti. Secondo giallo per Dante? Il fallo non era volontario, non fermava un'azione importante e non c'era cattiveria. Scintille tra Ribery e Lewandowski? Potevo ammonirli, ma ho visto che si sono subito chiariti. Robben a fine gara mi ha fermato per farmi i complimenti. I mie obiettivi ora? Le 200 gare in Serie A e i Mondiali in Brasile.Nelle competizioni Uefa il rispetto dell'avversario è sacro, qui c'è una cultura diversa. Da un punto di vista tecnico, da noi si fa più fatica".
ultimora
Champions League: Rizzoli si è commosso
E’ stato l’italiano Nicola Rizzoli, a dirigere la finale di Champions League tra Bayern e Borussia. Dalla pagine della Gazzetta dello Sport, l’abitro ha raccontato la sua serata: “E’ successo al termine della...
© RIPRODUZIONE RISERVATA