Situazione che continua a essere più che ingarbugliata, quella relativa al futuro societario del Milan. Yonghong Li, principale esponente della cordata cinese che sta provando ad acquistare i rossoneri, secondo il Corriere della Sera starebbe sborsando i soldi necessari per arrivare ai 100 milioni della terza caparra di tasca sua. Se lo stesso Li sia un vero imprenditore di successo o un bravo "giocatore" di poker, si vedrà più avanti: "Li sta quindi mettendo sul tavolo il proprio patrimonio, stimato, nei documenti forniti, in almeno 700 milioni, attraverso partecipazioni in varie società. Se il rischio sarà stato ben calcolato, o se Li è il più spericolato giocatore di poker del mondo che rilancia a ogni mano senza paracadute, lo vedremo presto: se non troverà il resto dei soldi per il closing, infatti, perderà 300 milioni di caparra (sarà difficile anche riottenerli per via legali). Ora ne mancano 220 da versare nelle casse di Fininvest e altri 100 da mettere nel Milan per pagare la gestione della società dal 5 agosto (data della firma del contratto preliminare) in poi. La data entro la quale questi soldi vanno trovati è diventata il 14 aprile (non più il 7 come inizialmente previsto): sembra che Fininvest non sia intenzionata a concedere altro tempo e anche Silvio Berlusconi, che pure ha dato ordine di proseguire nella trattativa, non voglia andare oltre il 14, venerdì di passione in tutti i sensi e vigilia del derby. O si chiude, oppure Fininvest si tiene i 300 milioni e poi eventualmente prova a cercare altri compratori".
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Closing Milan, Li mette i soldi di tasca sua: milionario o grande giocatore di poker?
Il Corriere della Sera fa l'analisi della situazione societaria rossonera
(Fonte: Corriere della Sera)
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