Tra le pagine dell'edizione odierna di Repubblica, Paolo Condò, giornalista, ha analizzato così l'ultimo turno di campionato e la sconfitta dell'Inter contro il Sassuolo: "Il campionato salta in aria senza preavviso in un turno che pareva una tappa di trasferimento, di quelle pianeggianti per velocisti, niente scontri diretti, unica asperità il derby di Torino ma distante dal traguardo, ovvero la testa della classifica. Salta in aria cancellando molte certezze: la squadra più forte in casa, l'Inter, perde netto a San Siro, mentre delle due migliori in trasferta l'Atalanta cade a Firenze e il Milan pareggia a stento a Salerno contro l'ultima in classifica.
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Condò: “Campionato saltato in aria. A lungo si è creduto che l’Inter fosse…”
L'analisi del giornalista: "Il campionato salta in aria senza preavviso in un turno che pareva una tappa di trasferimento"
A lungo si è creduto che l'Inter fosse riuscita nell'incredibile impresa di migliorare malgrado la perdita di Conte, Lukaku e Hakimi (ed Eriksen), ma era un giudizio frettoloso. A due terzi del torneo i campioni d'Italia hanno dai 5 agli 8 punti di ritardo sulla scorsa stagione, com' è normale che sia quando il tuo bilancio di mercato gronda plusvalenze vere. Inzaghi ieri ha sbagliato formazione, la prima assenza del cervello Brozovic andava ammortizzata blindando gli altri titolari, non accentuando il turnover.
Detto questo il famoso calendario asimmetrico ha visibilmente succhiato energie all'Inter, che è stata esautorata dal campo dal magnifico Sassuolo nel primo tempo, e nella ripresa ha accumulato una quantità grottesca di errori sotto porta, figli della frenesia da clessidra in esaurimento. L'Inter ha giocato contro il Liverpool una partita bella e infelice, nel senso che la prestazione le è costata fisicamente e il risultato ne ha minato il morale. È per questo che Inzaghi ha provato a far rifiatare Dzeko e Dumfries, ma il Sassuolo non era avversaria da risparmi", ha concluso.
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