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Condò: “Ecco come Mendes ha riportato Ronaldo allo United. Irreale che Guardiola…”

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Il giornalista su La Repubblica ha spiegato come il procuratore è riuscito a far tornare Cr7 al suo ex club

Eva A. Provenzano

Sul quotidiano La Repubblica, Paolo Condò torna sul ritorno di CristianoRonaldoal Manchester United. La famiglia Glazer, proprietaria dei Tampa Bay Buccaneers, che ha portato in Florida Tom Brady. Era il quarterback storico, ha giocato lì nove anni, dei Patriots. Così quando Ed Woodward uomo di fiducia della famiglia, ha chiesto ai Glazer i soldi per riportare allo United CR7 loro hanno pensato che sarebbe stato imperdonabile se CR7 avesse vinto con il City. Perché Mendes aveva proposto alla squadra rivale l'acquisto del giocatore portoghese.

Il giornalista spiega: "Per tutta l’estate Mendes ha cercato una nuova destinazione per il più celebre dei suoi assistiti. Lo sapeva anche la Juve, come ha confermato Cherubini in un’intervista a Tuttosport. Ma fino all’ultima settimana di agosto il trasferimento sembrava impraticabile per mancanza di acquirenti in grado di accollarsi l’ingaggio del giocatore pagando alla Juve il giusto prezzo. A leggere in filigrana quanto accaduto, si intuisce un capolavoro tattico del manager: dopo aver pressato Carlo Ancelotti affinché chiedesse l’acquisto di Ronaldo a Perez, cosa che il tecnico italiano del Real non ha fatto fino alla presa di posizione ufficiale che CR7 non ha gradito (17 agosto), il mirino è stato spostato sullo United. Come convincerlo? Nel più antico dei modi: se vuoi un partner, corteggia il suo rivale".

Quindi ha aggiunto: "Ci sembra irreale l’idea che Pep Guardiola, un allenatore che sceglie ogni elemento in base alla compatibilità col quadro d’insieme, e poi lo pialla, lo lima e lo stucca fino a inserirlo perfettamente oliato nel suo meccanismo, accettasse di prendersi in carico il re dei solisti. È vero che Mendes ne aveva parlato direttamente con la proprietà del City, sensibile alla sfida mediatica col Psg che s’era portato a casa Messi. Ma l’anima catalana del club, da Ferran Soriano e Beguiristain a Guardiola appunto, era tutt’altro che convinta". Appena si è sparsa la voce dei contatti col City Mendes ha chiamato Sir Alex Ferguson "e lui ha chiamato alle armi Rio Ferdinand, Rooney ed Evra, ognuno di loro ci ha messo il carico, Mendes ha aggiunto il like di Bruno Fernandes e Woodward, ottenendo il sì dei Glazer, ha strappato anche l’indennizzo per la Juve".

Quanto alla maglia numero 7 in pratica strappato a Cavani, Condò è chiarissimo: "Dal punto di vista commerciale CR7 non può diventare CR21 a 36 anni. Quel marchio sottende a un impero economico e questo l’hanno capito bene tutte le parti in commedia". 

(Fonte: La Repubblica)

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