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Il Giornale – Inter, per Conte è sempre colpa degli altri. Lautaro? Forse il tecnico spera che…

Il quotidiano analizza il momento difficile in casa Inter

Matteo Pifferi

Esattamente un anno fa, Antonio Conte veniva presentato dall'Inter ad Appiano Gentile. 365 giorni dopo, è tempo di primi bilanci, perché l'Inter è sì vicina al secondo posto, con il record di punti dal 2009 ad oggi, ma al momento resta terza in classifica, distaccata dalla Juventus. "Antonio Conte, 12 milioni di stipendio netto all’anno (ma contratto firmato in 2 e non estorto con la forza), come già più volte in stagione ha alzato la voce. L’avesse fatto in campo, quando Lukaku ha generosamente concesso al gemello Martinez il rigore che doveva chiudere la partita, forse non sarebbe successo nulla", commenta l'edizione odierna de Il Giornale.

LAUTARO - Il quotidiano, poi, entra nel merito della situazione legata a Lautaro Martinez: "Il Toro è palesemente un giocatore in difficoltà, nervoso, sotto pressione: i buonisti ricordano che le sue statistiche di partecipazione al gioco sono positive, ma per un attaccante l’unico numero che conta è quello dei gol e l’argentino ne ha segnato solo 1 nelle ultime 11 partite. Perché farlo giocare dall’inizio anche contro il Bologna? Perché tenere in panchina fino all’85’ l’attaccante più in forma (Sanchez)? Forse l’inconfessabile speranza di Conte è rilanciarlo per poterlo vendere bene e fare un mercato (ancora) più “suo”", la spiegazione de il Giornale.

CONTE - Il quotidiano, poi, rimarca il fatto che Conte, nel corso dell'anno, non abbia risparmiato critiche, anche pubbliche, all'ambiente: "A Dortmund (5 novembre) il primo sfogo di Conte contro la società. Domenica l’ultimo, almeno per ora. In mezzo, frecciate velenose e fastidiose ogni volta che le cose non sono andate come avrebbe voluto. Arbitri, club, giocatori: per Conte è sempre colpa degli altri, meno quando vince 6-0, ché allora pretende di essere lo scudo della squadra, sennò sempre attaccata", commenta il Giornale.

MERCATO E ROSA - A far discutere, ora, sono anche le scelte di mercato della società che ha investito in maniera importante per dare a Conte una rosa di livello. "E per quanto la squadra non sia quella che avrebbe voluto, non può negare che Zhang e Marotta abbiamo fatto (quasi) il massimo possibile per accontentarlo. Il grande rimpianto resta Dzeko, che per 20 milioni sarebbe stato dell’Inter. Il club ha preferito – per dire - darne 30 di stipendio a Godin, che invece Conte non gradisce. Scelte. Ma un allenatore pagato tantissimo perché ritenuto bravissimo, deve trovare il modo per andare oltre. Conte non ci sta riuscendo", commenta il Giornale che infine dà un giudizio sulla rosa nerazzurra: "Tra giocatori in scadenza (Borja Valero, Padelli), giocatori sgraditi (Godin, Vecino, Gagliardini, Ranocchia) e prestiti che non saranno riscattati (Sanchez, Biraghi, Moses) Conte ne cambierebbe una decina. Non sarà così, ma gli avvicendamenti saranno ugualmente tanti".

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