E se fosse l’Inter la grande sorpresa del campionato? Walter Mazzari si è messo in testa un’idea meravigliosa e vuole provare a stupire tutti. O non è forse vero che da quando allena non ha mai sbagliato una stagione? E, allora, perché nonprovarci subito, già dall’anno zero, magari senza dare troppo nell’occhio, a rilanciare l’Inter? «Sono convinto che a breve citoglieremo grandi soddisfazioni — ha annunciato il tecnico interista —. Per ora dobbiamo pensare a una partita per volta,ma se a marzo ci renderemo conto di essere al di là di ogni più rosea aspettativa non ci tireremo indietro di sicuro».
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CorSera – Branca e Ausilio provano a piazzare Pereira. Se parte ecco…
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Due partite vinte senza subire gol non devono illudere nessuno, però stanno aiutando i giocatori a «scacciare i retaggi ei fantasmi del recente passato quando provavano ad attaccare ma bastava una ripartenza degli avversari e prendevano ungol. Andava solo capito di cosa avesse bisogna questa squadra» ha ricordato Mazzarri, costretto a fare lo psicoterapeutatra una seduta e l’altra di allenamento. Anche quella che si è appena conclusa è stata una settimana di intenso lavoro fisico, tecnico e tattico alla Pinetina e Cambiasso e soci sosterranno una seduta di allenamento, ben più impegnativa del solito risveglio muscolare, anche in mattinata a Catania. Mazzarri vuole cominciare a restituire qualche certezza alla squadra, ma è il primo a sapere che il solo lavoro non basta. Servono i risultati per l’autostima del gruppo. E la trasferta di Catania, prima della sfida con la Juve alla ripresa del campionato dopo la sosta, si annuncia molto importante al riguardo.
«D’ora in poi dovranno essere gli altri a preoccuparsi di noi — ha sottolineato il tecnico —: la mia squadra dovrà essere brava ad attaccare in sicurezza senza scoprirsi troppo e perdere gli equilibri tra i reparti per non favorire le ripartenzedegli avversari che hanno valori tecnici importanti e giocano un buon calcio». Per migliorare quello della sua squadra Mazzarri è pronto ad affidarsi a Mateo Kovacic che ha fatto subito la differenza quando è entrato nel secondo tempo contro il Genoa. «È un grande talento, però è molto giovane e bisogna aiutarlo a crescere — ha ammesso l’allenatore interista —. Lui è un giocatore eclettico ma io vorrei utilizzarlo da centrocampista avanzato, direi da trequartista. No, non ho ancora deciso se far giocare subito Kovacic perché pure in questa settimana ha svolto un lavoro differenziato: potrebbe entrare a partita in corso. Unica certezza è che farò tutti i tre cambi a disposizione e non sarebbe male se si arrivasse presto a consentire quattro sostituzioni per dare un’arma in più a noi allenatori».
Se il talento croato dovesse partire in panca toccherà a Saphir Taider debuttare dal primo minuto per completare ilcentrocampo dove Jonathan a destra e Nagatomo a sinistra faranno gli esterni. Mazzarri non è come Conte, non parla di mercato e, tantomeno, si permette di lamentarsi e contestare pubblicamente le scelte della società ma si sarebbeaspettato qualcosa in più dalla campagna acquisti. A cominciare, almeno, dall’arrivo di un esterno di centrocampo.Non pretende la luna l’ex tecnico del Napoli: si accontenterebbe del genoano Antonelli o del romanista Marquinho. Uno dei due potrebbe anche arrivare entro domani sera, però prima Branca e Ausilio devono riuscire a piazzare Pereira.
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