Risicata ma importantissima vittoria dell'Inter ieri contro il Verona, commentata così dal Corriere della Sera: «Quando il Verona cominciava a illudersi di poterla sfangare, è arrivato l’uomo cattivo e addio sogni. Felipe Melo che conquista di testa, da corner, la quinta vittoria su cinque partite è un match winner simbolico, il testimonial perfetto di un’Inter che proprio bella non è, ma che è solida come nessuno in questa serie A. La storia di ieri è la solita che raccontiamo da inizio campionato: l’Inter non travolge gli altri con lo show; li cuoce a fuoco lento, li infilza allo spiedo una volta sola e tanto basta a mangiarseli come preferisce. Anche stavolta ha giocato maluccio, imballata, lenta, ma anche stavolta ha vinto. Forse la cosiddetta noiosità nerazzurra è solo la pazienza e la tranquillità quasi arrogante del più forte che sa che — per tecnica e per fisicità all’europea — la spunterà comunque. Una tattica precisa, insomma. Se è davvero così, lo capiremo strada facendo».
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CorSera: «Il Verona si è illuso, poi è arrivato l’uomo cattivo. L’Inter ha l’arroganza…»
Risicata ma importantissima vittoria dell’Inter ieri contro il Verona, commentata così dal Corriere della Sera: «Quando il Verona cominciava a illudersi di poterla sfangare, è arrivato l’uomo cattivo e addio sogni. Felipe Melo che...
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