FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Costanzi (Atalanta): “Con Gagliardini bravo Gasperini. Bastoni il nuovo Caldara? Io…”

Il responsabile del vivaio bergamasco ha parlato delle giovani promesse, che si stanno affermando nel nostro calcio

Sabine Bertagna

Maurizio Costanzi, responsabile del settore giovanile dell'Atalanta, ha "svelato" alcuni dei segreti che si nascondono dietro al successo del vivaio bergamasco. Un vivaio capace di crescere giocatori come Gagliardini, Caldara, Kessié, Conti e Zappacosta. Giovani promesse del nostro calcio. Ai microfoni di Calciomercato.com ha raccontato: "Come facciamo a competere con le grandi d’Italia a budget più contenuti? Lavorando duro. In un settore giovanile ci sono diverse sfere fondamentali, dai Pulcini alla Primavera. È necessario che all’interno di questa struttura ci sia grande organizzazione e che i vari professionisti parlino la stesa lingua sportiva: dallo scouting alla formazione deve esserci una connessione unica”. 

Resistere alle difficoltà (come Kessié e Gagliardini): “Ricordo le prima difficoltà di Franck agli inizi qui in Italia. Ma è normale per ragazzi come lui che si ritrovano a dover stravolgere la propria vita. Qui è tutto diverso: la lingua, l’alimentazione, il modo di allenarsi e stare in campo. Erano difficoltà dovute all’ambientamento, ma una volta superate quelle ha lasciato esplodere tutto il suo strapotere fisico. Anche Gagliardini era andato incontro a qualche difficoltà, poi con lui è stato molto bravo Gasperini a tirare fuori il meglio, a dargli grande ritmo e intensità”.

Alessandro Bastoni“Se può essere il nuovo Caldara? Io me lo auguro. Intanto possiamo dire che tra quelli della sua fascia d’età è tra le più belle espressioni nel ruolo di centrale. Oltretutto è mancino, sa far partire bene l’azione. É uno di quei giocatori che in futuro potrà esprimersi su grandissimi livelli”.

Sulle differenze tra Primavera e Serie A: "“Devo dire che il campionato Primavera di quest’anno ha dato una svolta perché ci sono 16 squadre di A e questo comporta una maggiore competitività. Diciamo che ci siamo avvicinati al concetto di seconda squadra e che questa può essere una valida alternativa”. 

(Calciomercato.com)