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Crosetti: “Gli attacchi a Gasp simbolo di pazzia. Moggi? Stenda su di se un velo pietoso…”

Che campionato è un campionato in cui i tecnici sono sulla graticola già alla seconda partita? “Un manicomio”. La risposta – secca e assolutamente condivisibile – è firmata Maurizio Crosetti, penna tra le più brillanti ed intelligenti...

Alessandro De Felice

Che campionato è un campionato in cui i tecnici sono sulla graticola già alla seconda partita? “Un manicomio”. La risposta – secca e assolutamente condivisibile – è firmata Maurizio Crosetti, penna tra le più brillanti ed intelligenti del giornalismo sportivo italiano. Il sussidiario.net, lo ha intervistato in esclusiva analizzando la giornata calcistica che si apre oggi, con particolare attenzione ai big-match Inter-Roma e Napoli-Milan.

Allora, Crosetti. Gasperini contro Luis Enrique: a San Siro sabato andrà in scena una sorta di derby tra ‘esonerandi’. Una cosa che si commenta da sola, visto che siamo appena alla seconda partita. Sì, decisamente. E’ il segno di cosa è diventato il nostro calcio, e cioè un manicomio. Premesso che gli errori ci possono stare sempre, anche all’inizio, ma essere messi in discussione dopo una sconfitta o due fa capire a che livello di follia siamo arrivati.

Non pensa che Moratti abbia fatto, fin dall’inizio, una colossale opera di delegittimazione del tecnico? Gli esempi sono infiniti: dalla mezza imposizione della difesa a 4 alla posizione di Sneijder, senza contare che sul mercato non è stato comprato alcun giocatore adatto al 3-4-3. Secondo me si è trattato di una delegittimazione più a parole che con i fatti. Io credo che in generale i presidenti debbano essere meno invadenti. Penso a Boniperti, che era uno che rimaneva sempre nell’ombra. Non si sapeva che pensava, non rilasciava mai interviste. Però, forse, sempre meglio di certi suoi colleghi che parlano di continuo…Chiudiamo con Calciopoli. Moggi ha annunciato una nuova intercettazione, destinata – secondo lui – a riscrivere la storia del processo. Guardi, su Moggi stendiamo un velo pietoso. Anzi, è meglio che lo stenda lui stesso, il velo, su di sé…