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De Bruyne: “Il mio rapporto con Mourinho? Un giorno mi chiamò in ufficio e mi lesse…”

De Bruyne: “Il mio rapporto con Mourinho? Un giorno mi chiamò in ufficio e mi lesse…”

Il giocatore del Manchester City sull'ex allenatore dell'Inter

Redazione1908

Kevin de Bruyne è diventato un giocatore del Manchester City per la cifra di 78 milioni di euro. Un prezzo importante, per un giocatore che ricorda con un po' di rammarico l'incontro con uno degli allenatori più grandi, José Mourinho. A questo proposito Kevin ha recentemente dichiarato a The Player's Tribune: «I giornalisti hanno scritto tanto del mio rapporto con José, ma la verità è che ho parlato con lui pochissime volte. Dopo la prima stagione in prestito al Werder Brema, avevo la possibilità di firmare con il Borussia Dortmund, o con altri club di Bundesliga. Mourinho, invece, mi ha chiesto di rimanere, di far parte del suo progetto. “Ok, fantastico”, ho pensato. “Faccio parte dei suoi piani”. Ho giocato in alcune partite della prima parte di stagione, poi sono finito fuori squadra e non ho più avuto la possibilità di giocare. E non ho avuto nemmeno una spiegazione».

Il giocatore del Manchester City fa mea culpa e racconta un aneddoto molto interessante: «Naturalmente, anch’io ho fatto degli errori. Sono stato ingenuo, avrei dovuto gestirmi meglio come giocatore. I tifosi non si rendono conto che i calciatori che giocano di meno finiscono ai margini anche in allenamento. Neanch’io riuscii a capire questo passaggio, ho avuto un’occasione in coppa contro lo Swindon Town ma non ero in forma. A dicembre, Mourinho mi ha chiamato nel suo ufficio. Ha iniziato a leggere da un foglio: “Un assist, zero gol, dieci palle recuperate”. Ho capito che si trattavano delle mie statistiche, poi ha letto quelle degli altri attaccanti. Erano molto migliori rispetto alle mie. Io ho risposto che i miei numeri non potevano essere così alti, dato che avevo giocato di meno. José mi ha detto: “Beh, se Mata viene ceduto tu sarai la quinta scelta invece che la sesta”. A quel punto, ho deciso di essere onesto, gli ho detto che volevo essere ceduto, che avrei preferito giocare di più in un’altra squadra.  Credo che José sia rimasto po’ deluso, ma penso anche che abbia capito la mia assoluta necessità di giocare. Il Wolfsburg mi ha acquistato, il Chelsea ha ottenuto circa il doppio di quanto aveva speso per me. E io ho trovato una situazione perfetta per esprimermi». 

(The Player's Tribune)