De Grandis: “Con Mancio non esiste Juan terzino, stravede per Kovacic. Medel…”

Stefano De Grandis ha parlato di Inter a SkySport24. Il giornalista televisivo lo ha fatto partendo da alcune parole chiave nella filosofia di Mancini:

APPARTENENZA TECNICA E INTELLIGENZA - "Si riferisce sempre a se stesso quando allena. Gli piacciono i giocartori che sabo giocare a calcio. Se uno sa muoversi in campo lui lo apprezza. I giocatori grandissimi come lui pensano che tutti possono fare quello che facevano loro. Però non è così. Credo che Palacio sarà recuperato velocemente perché è eclettico. Medel? E' uno che difficilmente sarebbe acquistato da Mancini perché gli piace chi sa trattare il pallone. Ma non è detto che lui non giocherà". 

PROFESSIONALITA' - "Fondamentale perché essere un talento non significa non avere disciplina. Erikson amava Mancini perché non è mai stato un ribelle. Esistono talenti inquadrati come Mancini che si ribellava agli arbitri, ma professionalmente era inappuntabile. e con i giocatori meno disciplinati lui si è scontrato. Con Balotelli, che ha fatto esordire all'Inter, c'è stato un problema al City. Tevez, quando ha marcato male c'è stato uno strappo. Forse dovrà gestire Guarin che qualche volta si è lamentato con il pubblico, non è abituato a fare panchina e la subisce. Una delle prime cose che ha detto è che punterà su di lui. Kovacic? E' un altro per il quale Mancini stravede. Esempio di professionalità, ha fatto anche panchina ed ha saputo recitare in maniera serena la sua parte".

GIOCARE DA MANCIO -"In generale cura tanto la parte tattica, le sovrapposizioni, il gioco sulle fasce. Dovremo attendere un po' per vedere la sua Inter perché non ha giocatori di fascia alta. I terzini devono spingere. Escludo che Juan giochi sulla fascia. Giocherà da centrale. sulla sinistra giocheranno o Dodò o Nagatomo".