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Di Biagio: “Perse certezze, ma l’Inter ha tutto: basta una scintilla. Punto su Asllani. Lukaku…”

Luigi Di Biagio, Inter
Il doppio ex ha parlato alla vigilia di Inter-Roma della crisi dei nerazzurri di Simone Inzaghi e della sfida

Alessandro De Felice

"Sarà sempre la mia gara. Sarò a San Siro e sarà un tuffo al cuore. Sarò sempre legato ai due club e ai loro tifosi".

Gigi Di Biagio non nasconde i sentimenti alla vigilia di quella che è la sua partita. Il doppio ex ha parlato alla Gazzetta dello Sport di Inter-Roma, in programma domani alle 18 a San Siro.

Per Inzaghi e Mourinho, invece, non c’è tempo per le emozioni: devono vincere.

"Gara molto delicata per entrambi, pur essendo a inizio stagione: nessuno può permettersi di perdere viste le difficoltà dell’ultimo periodo".

E allora analizziamole partendo dall’Inter.

"Vista da fuori, sembrerebbe aver perso certezze e questo ti porta ad essere più prudente, a limitarti al compitino. Non è più la squadra che lo scorso anno per mesi ha fatto vedere il miglior calcio della A, è ripartita sulla falsa riga di quel febbraio che gli è costato lo scudetto. Allora fu la sconfitta nel derby a far crollare le certezze, oggi non lo so. Ma basta una scintilla perché ha tutto per essere da titolo: profondità della rosa, qualità nei giocatori e nell’allenatore".

In quel mese di blackout pesò l’assenza di Brozo, che ora starà fuori un altro mese. A chi affiderebbe le chiavi della squadra?

"Ad Asllani, senza dubbio. Per caratteristiche e perché è stato un investimento mirato del club. Ha tutto per giocare in quel ruolo: personalità, geometrie, calcio sul lungo. È diverso da Brozo, forse ha addirittura qualcosa in più nella visione di gioco, gli manca qualcosa a livello di continuità ed equilibrio".

Di Biagio: “Perse certezze, ma l’Inter ha tutto: basta una scintilla. Punto su Asllani. Lukaku…”- immagine 2

Mancherà anche Lukaku.

"Romelu è importantissimo ma deve stare bene fisicamente: se non è al 100%, diventa un giocatore “normale”. Non lo abbiamo ancora visto brillante come 2 anni fa, gli ultimi mesi al Chelsea lo hanno condizionato".

L’insicurezza dell’Inter si percepisce dai troppi gol presi.

"È una cosa che sorprende, a volte prende gol in maniera banale. L’anno scorso non soffriva perché accettava di difendersi con la lucidità della grande squadra. Oggi al primo affanno perde sicurezza".

La Roma, invece, ha ritrovato l’entusiasmo. Peserà l’assenza di Mourinho?

"Per la bellezza della partita, non ci voleva. La Roma è una squadra strana, lo scorso anno non ha fatto un buonissimo calcio però è cresciuta costantemente nella personalità, del saper essere squadra, nella voglia di lottare e soffrire. La mentalità che ha portato Mou fa la differenza. Come la qualità di Dybala, Zaniolo e Pellegrini".

Che partita si aspetta?

"L’Inter partirà forte, gioca in casa e ha voglia di riscattarsi. Ma occhio alla Roma, che quando parte sorniona poi alla prima occasione ti castiga. La differenza la fanno i grandi giocatori: Lautaro e Dybala si candidano a finire in copertina".

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