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Di Maria e il dramma argentino: “Stavo per fare come Messi. Volevo andare dallo psicologo…”

"Stavo per prendere la stessa decisione di Messi, ma mia moglie e i miei genitori mi hanno subito fermato". Così Angel Di Maria ha raccontato la delusione post sconfitta in Copa America. "Pensavo che Lio non tornasse più - ha proseguito il...

Dario Di Noi

L’estate argentina, fatta di delusioni e di sconfitte scioccanti, ha rischiato di mandare in terapia più di un calciatore della Seleccion. Non solo Leo Messi, evidentemente, ha rischiato di lasciare l’Albiceleste dopo il secondo ko di fila in una finale di Copa America contro il Cile: molti altri compagni, di fatto, sono stati ad un passo dal clamoroso addio.

Tra questi, spicca Angel Di Maria, che ai microfoni di TyC Sports ha raccontato quei momenti. Ecco la rivelazione del Fideo: "Ora non ci resta che continuare a lottare per fare il meglio possibile e per raggiungere un’altra finale. Non è facile arrivarci e vincere il titolo. Siamo i primi a volere un trionfo, ma è dura sbattere la testa contro il muro per 3 volte (in finale di Coppa del Mondo e nella doppia sconfitta in Copa America, ndr). Messi? Ho pensato che Lio non tornasse più. Penso che siano cose del momento, che ti passano per la testa. Una volta si può superare, ma tre volte sono già un’altra cosa. Ho pensato di prendere la stessa decisione, però mia moglie e miei genitori sono stati primi a fermarmi. Era impossibile dire: me ne vado. Volevo andare dallo psicologo, ma alla fine non l’ho fatto perché questa cosa la devo risolvere solo con la mia testa. Se ne dovessi perdere ancora un’altra, credo che non tornerei più. Passate queste tre volte, ok, ma ora penso solo in positivo. Il brutto colpo resta, sono cose che normalmente non accadono. Ho cambiato il numero di maglia, ho preso l’11 perché con questo numero ho vinto l’oro alle Olimpiadi. Forse sono arrivato al mio ultimo mondiale, perciò mi piacerebbe giocarmi l’ultima chance con questo dorsale".

(TyC Sports)