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Di Caro: “Inzaghi, due trofei battendo la Juve…A Cagliari Inter stanca, ma felice”

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Il giornalista de La Gazzetta dello Sport ha analizzato la vittoria dell'Inter nella finale di Coppa Italia contro la Juventus

Andrea Della Sala

Il giornalista de La Gazzetta dello Sport ha analizzato la vittoria dell'Inter nella finale di Coppa Italia contro la Juventus

Alza la coppa Inzaghi e si porta a casa il secondo trofeo stagionale con l’Inter, in attesa del finale di campionato. Finisce espulso Allegri e chiude con zero titoli la peggior stagione della Juve degli ultimi 10 anni. Prima dell’inizio ci si chiedeva per quale dei tecnici contasse di più questa finale. Nessuno dei due rischiava la panchina del prossimo anno in caso di sconfitta (a meno di un risultato umiliante, che non c’è stato), ma per entrambi perderla significava iniziare zavorrato la prossima stagione. Beh, la zavorra se la porterà Max Allegri. È stata una delle finali più vibranti, tese, ricche di episodi e capovolgimenti di sempre. Festeggia Simone che a un quarto d’ora dalla fine vedeva lo spettro di una stagione con la sola Supercoppa in bacheca.

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A Cagliari l’Inter arriverà stanca ma felice: il tripletino che renderebbe la stagione trionfale è ancora possibile. La vittoria della Coppa Italia non può eguagliare la gioia di uno scudetto o l’eventuale delusione di perderlo dietro al Milan, ma in ogni caso battere in due coppe la Juve, nemica di sempre, ha un peso importante. Basta capovolgere il concetto parlando di Allegri: non ha portato a casa nulla e ha perso due coppe contro l’Inter. C’è di peggio per un tifoso juventino? La Juve di ieri sera è stata tra le migliori della stagione, ha avuto il merito di ribaltare il risultato, di creare occasioni, ma ha avuto un grave limite: dopo il 2-1 invece di continuare a giocare per chiuderla ha abbassato il baricentro al limite dell’area, si è chiusa in difesa in perfetto stile allegriano e ha pagato il conto. C’è anche l’avversario in campo, certo. C’è la reazione di chi si trova sotto. Ma la sensazione è stata del solito atteggiamento da corto muso: dietro a difendere per colpire negli spazi. La Juve poteva vincerla, l’ha persa.

 

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