Il giornalista del Corriere della Sera, Scorranese, ha voluto analizzare in un articolo presente sul blog "Giornalisti nel pallone", le similitudini che intercorrono tra Mourinho e il mago Helenio Herrera, traendone degli importanti spunti: "Un taccuino fittissimo di appunti (come Mourinho); un tranquillo rigore venato di ironia (come Sacchi); un’eleganza nei modi (come Benitez). Insomma, in un’ideale gara di “miglior modello per i posteri” tra Nereo Rocco e Helenio Herrera, non ci sarebbero dubbi: è stato HH il massimo ideale in panchina, al quale hanno guardato molti allenatori (parliamo di stile, ovvio, perché sul piano tattico, duole dirlo per chi ha un cuore inter-mourinhista, Rocco è stato un faro).Lo dimostra “Quelli che… Milan Inter ’63, la leggenda del Mago e del Paròn”, la mostra aperta fino all’8 settembre a Palazzo Reale, Milano. A cominciare dall’ingresso: si entra rigorosamente separati, i fan del mitico allenatore triestino (e rossonero) a sinistra e quelli dell’argentino (e nerazzurro) a destra. Diversi in tutto, tranne che nel destino: far compiere al calcio italiano uno storico balzo in avanti: il 22 maggio 1963, il Milan di Nereo Rocco vinse nello stadio di Wembley la prima coppa dei Campioni della storia del calcio di casa nostra. Quattro giorni dopo, domenica 26, Herrera festeggiava a San Siro il suo primo scudetto alla guida dell’Inter. Ma per il resto, tra di loro c’era un abisso.
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E’ Herrera il modello di Mourinho?
Il giornalista del Corriere della Sera, Scorranese, ha voluto analizzare in un articolo presente sul blog “Giornalisti nel pallone”, le similitudini che intercorrono tra Mourinho e il mago Helenio Herrera, traendone degli importanti...
Se l’argentino era compassato, rigoroso, portabandiera di quel concetto dell’allenatore-condottiero, eroe che incita alla battaglia, gladiatore (in mostra ci sono anche delle tabelle con i suoi motti inimitabili, per esempio “Chi attacca per primo vince”, “Chi non dà tutto non dà niente”), il triestino non si sognava nemmeno di dare del lei ai calciatori (al massimo dava loro del “mona”, come ci ricordano in mostra) e se qualcuno gli diceva “Vinca il migliore” lui rideva e rispondeva “Speremo de no!”. Tanto quanto il primo ostentava un’inossidabile fiducia nella capacità della squadra di vincere in battaglia, il secondo umanizzava il calcio con una storiella e una serata in osteria. Chi ha vinto?
Se passiamo in rassegna gli allenatori che si sono succeduti, Herrera pare quello più imitato. Eppure, se arrivate alla fine della mostra, scoprirete che HH è insuperabile. C’è una gigantografia che appare quasi a tradimento, sulla sinistra, prima dell’uscita e che lo ritrae completamente nudo (parti intime nascoste, s’intende) in una posizione di yoga tipo il Loto. Il mago è imbattibile".
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