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Ecco il ritiro della Nazionale in Polonia: tra conventi, miniere e barboni innamorati…

Il Corriere della Sera di oggi si sofferma sul curioso posto che ospiterà la Nazionale italiana durante l’avventura agli europei di Polonia e Ucraina. Un posto che viene più naturale associare a un racconto di Gombrowicz più che a un...

Lorenzo Roca

Il Corriere della Sera di oggi si sofferma sul curioso posto che ospiterà la Nazionale italiana durante l'avventura agli europei di Polonia e Ucraina. Un posto che viene più naturale associare a un racconto di Gombrowicz più che a un Europeo di calcio : «La Nazionale, da oggi, alloggerà nell’hotel Turowka, a Wieliczka: periferia grigia, donne anziane che osservano da dietro le finestre delle casette, un benzinaio che dorme su una sedia con la bottiglia di birra in mano, un supermercato, una tabaccheria. La buona notizia è che nella tabaccheria è possibile acquistare solo sigarette e schiuma da barba. La notizia cattiva è che l’albergo sorge in uno dei luoghi più malinconici che fosse immaginabile scegliere in Polonia. La costruzione è di fine Ottocento; mattoni rossi, tetti spioventi. Poliziotti svogliati stanno transennando il vialetto che conduce al cancello. Operai solerti portano sedie nel salone dove Prandelli terrà le riunioni tattiche. Riempito il vascone che, pomposamente, viene definito piscina: ma nel quale i calciatori dovranno immergersi a turno. Rasata l’erba del giardinetto con tre sedie a dondolo, dove è prevista l’ora d’aria. Pronte le 55 camere. Dalle finestre, il panorama è questo: a destra, la ciminiera della vecchia miniera di sale, poi i binari della ferrovia, attraversata da un barbone che, misteriosamente, manda baci. A sinistra, un convento di frati francescani. Davanti, l’orto, rigoglioso di cavolfiori e cetrioli, della signora Iwona Tarioska, 64 anni. Una delle poche a ridere, da queste parti: «Mio marito è molto felice di poter vedere da vicino Del Piero…». Ma non ci sarà Del Piero, signora. «Ah no? Però ci sarà Totti!». No, signora: anche Totti è rimasto a casa. «Mamma mia ma allora dovete avere una squadra fortissima, voi italiani, per poter rinunciare a campioni così….».