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Eto’o, altro problema legale. Una ex lo porta in tribunale: “E’ il padre di mia figlia, mi deve…”

Ennesimo problema legale per l'ex nerazzurro Samuel Eto'o. Una donna lo porterà (di nuovo) in tribunale. Il suo avvocato ne ha spiegato così le ragioni: "Deve assumersi le sue responsabilità, è il padre di una bambina. Se si sottrae al test...

Dario Di Noi

E’ un periodo molto particolare, a livello legale, per l’ex attaccante nerazzurro Samuel Eto’o. Questa volta non c’entra la querelle con la Sampdoria, ma una causa molto pesante intentata nei suoi confronti da un ex modella. Questa donna - che per il momento ha deciso di proteggere la sua identità - avrebbe avuto una breve relazione con il calciatore camerunense, rimanendo poi incinta. Il punto è che non è la prima volta che Eto'o riceve una denuncia di questo genere: la signora in questione, infatti, non è Anna Baranca, donna di Iglesias (Sardegna) che in passato ha sostenuto che Eto'o fosse il padre naturale di sua figlia 14enne, ma un’altra donna di 34 anni, spagnola anche se nativa di Capo Verde. La sua relazione con l'attaccante (ora all'Antalyaspor) sarebbe durata 5 mesi, prima di entrare in gravidanza.

Una storia emersa di recente, commentata così dall’avvocato della donna, Stefano Antonio Atzeni. Repubblica riporta le sue parole: "La figlia della mia assistita oggi ha 16 anni ed è malata, abbiamo già inviato una diffida a Eto'o e ci prepariamo ad avviare ogni azione legale necessaria a costringerlo ad assumersi la propria responsabilità di padre".Dall'ex campione nerazzurro, la donna pretende complessivamente circa 700mila euro, fra alimenti arretrati e risarcimenti"per non avere svolto il proprio ruolo di genitore per tutto questo tempo", come spiega l'avvocato. La donna, sempre secondo il legale, avrebbe negli anni più volte raggiunto il calciatore, di persona o inviandogli delle lettere, ma lui avrebbe sempre rifiutato ogni contatto. Si sarebbe infatti recata ai campi di allenamento dei vari club in cui negli anni Eto'o ha giocato, ma lui avrebbe rifiutato ogni contatto. E in più occasioni avrebbe seccamente smentito di potere essere il padre della ragazzina. "Nel periodo di concepimento, la mia assistita non frequentava altri uomini al di fuori di Eto'o - dice l'avvocato - e basta vedere in faccia la ragazza per capire che è sua figlia. Se si sottrae alla verifica del Dna è perché sa di essere lui il padre".

(Repubblica.it)