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Ex allenatore Bellanova: “Vinceva le partite da solo. All’Inter con Inzaghi…”

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Alla scoperta di Raoul Bellanova. Riccardo Monguzzi, suo ex allenatore, ne ha parlato così a La Gazzetta dello Sport

Alessandro Cosattini

Alla scoperta di Raoul Bellanova. Riccardo Monguzzi, quest'anno alla guida dell'Under 17 del Monza ma in passato allenatore delle giovanili del Milan, ha parlato così a La Gazzetta dello Sport del futuro giocatore dell’Inter: “Ha intrapreso un percorso in cui è maturato tantissimo, sia nelle giovanili che in prima squadra. È un giocatore di livello assoluto e tecnicamente mette dei cross che c'è solo da spingere dentro il pallone".

Lo si poteva prevedere già nel vivaio rossonero?

"A 14 anni viveva di grandi qualità fisico-atletiche, ma quelle non sarebbero bastate. Giocava 'sulle rotaie', dritto per dritto in fascia: come settore giovanile si cercava invece di spingerlo 'dentro il campo'.Tutti concetti che gli sono stati inculcati pian piano e che lui ha avuto l'enorme merito di assimilare con costanza e determinazione".

Ex allenatore Bellanova: “Vinceva le partite da solo. All’Inter con Inzaghi…”- immagine 2

Tanta testa, insomma.

"Molti altri giovani hanno fatto questo percorso e poi non sono arrivati dove è arrivato lui, non è scontato. L'esperienza come quelle in Francia al Bordeaux, poi, ti formano anche il carattere. Sono contentissimo per lui, però deve ancora migliorare tanto soprattutto in fase difensiva".

Fuori dal campo, com'era Raoul?

"Ai tempi era un ragazzo timidissimo, si arrabbiava tantissimo quando veniva ripreso: non era un tipo da far casino negli spogliatoi, ecco. Era serio, senza dubbio. Nell'approccio è poi cambiato molto rispetto a quando era più piccolo, perché prima vinceva le partite da solo e a quell'età si finisce per pensare: 'Chi me lo fa fare di lavorare?'. E poi la famiglia". 

C'è, secondo lei, un aspetto su cui Bellanova deve ancora concentrarsi?

"Se migliorasse con il sinistro – su cui sta già lavorando e se ne vedono i frutti – potrebbe aumentare la sua efficacia: fermare la corsa, rientrare, avere più alternative. Poi anche a Cagliari ha già sperimentato la fascia sinistra: da lì potrebbe puntare la porta e sfruttare il suo destro in modo più pericoloso. E, soprattutto se gioca a 5, può migliorare nella fase di non possesso. A livello fisico probabilmente dovrà rinforzarsi strutturalmente, soprattutto se gli capiterà di giocare le coppe europee…".

Crede che Raoul sia pronto al salto in una grande squadra?

"Sicuramente deve ancora migliorare tanto, potrebbe fare un percorso come Federico Dimarco che si è imposto da titolare al Verona prima di andare all'Inter. Ovviamente se c'è in ballo una big non ci si può tirare indietro e lui, peraltro, non lo fa mai. Il gioco di Simone Inzaghi, poi, vuole i quinti di centrocampo sempre in area, potrebbe solo fargli bene un allenatore così".

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