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Giornale – Conte, ennesimo fallimento europeo. Vidal al capolinea. Eriksen? C’è da chiedersi…

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Il quotidiano attacca i nerazzurri e l'allenatore dopo la sconfitta in Champions League contro il Real Madrid

Alessandro De Felice

L'Inter si aggrappa alla matematica. La sconfitta contro il Real Madrid per 2-0 a San Siro spegne quasi completamente le speranze di qualificazione agli ottavi di Champions League dei nerazzurri di Antonio Conte. "Per l’aritmetica, si può fare. Non per quello che si è visto contro il Real Madrid, in gol dopo una manciata di minuti su rigore (solare) e padrone della notte in modo ben più netto di quanto già non dica il risultato finale. Inter in 10 per un’ora (espulso Vidal), ma è nella mezzora iniziale che il Real ha scavato il solco nella sfida" scrive Il Giornale.

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Il quotidiano aggiunge: "Conte buca un’altra volta, per l’ennesima volta, l’appuntamento con l’Europa. Superati nell’uno contro uno perché meno bravi, ma forse anche perché meno organizzati, i nerazzurri subiscono anche sul piano fisico. Sembrano affaticati, per non dire svogliati, che sarebbe offensivo e non credibile in un simile contesto".

L'analisi prosegue con il focus sui singoli: "Martinez e Lukaku sono isolati, Vidal e Barella hanno troppo da fare in fase difensiva per poter essere supporto agli attaccanti, Gagliardini non protegge la difesa come invece gli riesce in campionato. Questione di palcoscenici: non tutti possono recitare ovunque. E Barella (ingenuo e irruente in occasione del rigore) deve mangiare ancora tanto pane duro (per dirla alla Conte) per meritarsi gli iperbolici paragoni che lo accompagnano ogni volta che gioca in Nazionale".

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Il peggiore è Arturo Vidal: "Scrive la peggior pagina della sua fin qui pessima avventura nerazzurra: dopo 32’ reclama un rigore che non c’è, protesta e viene ammonito, sfida l’arbitro a petto contro petto e prende il secondo giallo, sacrosanto. Checché ne dica Conte, l’impressione resta quello di un giocatore sbuffante e a fine corsa, molto vicino al capolinea".

Il Giornale chiude con l'ingresso alla fine di Christian Eriksen: "Gioca 4 minuti più recupero. Forse è il caso di chiedersi se sia giusto".

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