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Favino: “Mourinho? Il suo gioco non mi ha mai esaltato. Napoli primo meritatamente”

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Il famoso attore, tifoso della Roma, Pierfrancesco Favino ha parlato della sua squadra e del tecnico dei giallorossi

Andrea Della Sala

Il famoso attore, tifoso della Roma, Pierfrancesco Favino, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato della sua squadra e del tecnico dei giallorossi Mourinho:

Con i bianconeri che partita si aspetta?

—  

«La Juve in questo momento è più quadrata di noi, ma la Roma sa essere sorprendente, nel bene e nel male».

La Roma migliore che ha visto quest’anno?

—  

«All’andata con l’Atalanta e in alcune gare dove ho visto una squadra più centrata, come con il Salisburgo nella gara di ritorno: abbiamo giocato una partita aggressiva fisicamente, penso potremmo farlo sempre, se avessimo continuità».

E perché non l’avete?

—  

«Non vorrei entrare troppo nel merito e prendermela con il povero Mourinho. Ma voglio essere sincero e da osservatore posso dire il gioco di Mou non mi esalta, anche quando allenava altre squadre. Forse dal punto di vista del gioco la Roma più bella rimane la prima di Spalletti».

Roma Mourinho

Quando è arrivato il portoghese non ha pensato potesse essere una garanzia di futuri grandi acquisti?

—  

«Qualsiasi proprietà americana è abituata a ragionare in un certo modo, anche nello sport. Questi non sono gli emiri, per cui quando fanno business pensano al business. Io non so se ci sia stato un fraintendimento alla base, ma so che se Mourinho fosse il regista di un film in cui recito, penserei molto spesso di essere un attore davvero scarso e non so se andrei sul set con piacere. Certo, non sappiamo quello che succede a Trigoria e nello spogliatoio, ma è chiaro che se lavori con un regista che ha vinto cinque Oscar è più facile pensare che l’errore lo fai tu. Poi è vero pure che a volte Mourinho, in maniera onesta o più strategica, si prende delle colpe».

Dybala le piace?

—  

«Certo, ma non ci si può aspettare che un giocatore da solo cambi la squadra. Non esiste. O sei Pirlo che detta i tempi della squadra, ma una punta… Di buono c’è che lui sa di essere il giocatore che è. Ho comunque la sensazione che dal punto di vista della preparazione della squadra ci sia stata una certa lentezza».

Il campionato lo vince meritatamente il Napoli?

—  

«Assolutamente. È bello vederlo giocare, ti diverti. Mi auguro vadano avanti anche in Europa».

 

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