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Ferri: “Inter, occhio al Genoa. Lukaku? Per fermarlo bisogna ammanettarlo a casa sua”

Foto: Mediaset

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Riccardo Ferri, ex difensore dell'Inter, ha parlato della partita che attende i nerazzurri

Marco Macca

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Riccardo Ferri, ex difensore dell'Inter, ha parlato della partita che attende i nerazzurri domenica a San Siro contro il Genoa. Ecco le sue dichiarazioni:

 Getty Images

"Non parlerei di fuga, sono delle opportunità certo, ma il Genoa ha fatto solo un punto meno dell'Inter da quando c'è Ballardini, ed è una squadra che sta bene fisicamente. Di partite facili quest'anno non ne ho viste, le cosiddette provinciali hanno la propria identità. Sicuramente sarà uno weekend da sfruttare, ma l'avversario non è facile da superare".

Chi è la vera anti-Inter?

"Per me la Juventus. Ha dalla sua un organico per giocare al massimo tutte le competizioni, mentre il Milan perde tanto facendo l'Europa League. La Juve è anche più abituata. Comunque il Milan ha fatto un campionato straordinario, e non è vero che non meritasse di stare in testa alla classifica: in questo momento, però, l'Inter ha qualcosa in più".

Come spiegarsi la rinascita di Eriksen?

"Non credo che Conte parta con certi preconcetti e voglia farsi male da solo. Vero che era uscito dal progetto, ma dopo c'è stato il cambio di direzione e nel frattempo un Eriksen che si è sempre comportato da professionista e un Conte che probabilmente non credeva potesse dare qualcosa in più. Quando è successo, l'ha inserito, e il danese si è calato nella parte. Lo stesso vale per Perisic, migliorato tatticamente e in questo momento anche lui valore aggiunto".

Come limiterebbe Lukaku?

"Puoi giocare d'anticipo, per esempio. Se cerchi lo scontro fisico, 90% delle volte lo perdi: non deve capire dove sei, così puoi limitarlo. In area invece mettersi davanti per rubargli il tempo... Difetti non ne ha: sono 100 chili che vanno a una velocità impressionante. L'ideale sarebbe provare a non farlo mai partire, o sennò andare a casa sua e ammanettarlo! Quando ha spazio è immarcabile, con spazi chiusi fa un po' più fatica ma è davvero completo. E poi una cosa importante è che la squadra si identifica in lui, uno che condivide ogni gol che fa e parla sempre bene di allenatori e compagni. Non è altezzoso ma generoso, pure nei gesti: se devi fare la corsa in più, per lui la fai. Chiunque vorrebbe averlo nella sua squadra".

(Fonte: TMW Radio)

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