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Friburgo, Grifo pronto a stupire: “Sono interista, da piccolo il mio idolo è stato…”

Il promettente italo-tedesco classe '93 pronto a impressionare in Bundesliga, sogna la Nazionale di Ventura e un futuro in Italia

Marco Astori

Intervistato dalla redazione di StopandGoal.net, Vincenzo Grifo, giocatore italo-tedesco del Friburgo, ha raccontato suoi aneddoti e prospettive a due settimane dall'inizio della Bundesliga.  L'ala sinistra classe '93 è uno specialista dei calci piazzati, 5 nella scorsa stagione in cui ha collezionato 14 reti, ma quella più importante sogna di farla a Neuer:

"Tre anni fa ho già assaporato la Bundesliga, anche se ho avuto qualche infortunio ed un paio di allenatori che preferivano altri giocatori. L’anno scorso siamo riusciti a conquistare la promozione ed è un sogno ed un emozione per noi tutti scendere in campo contro le grandi. Certo, sarà difficile affrontare squadre come Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Il Friburgo non deve competere con loro, ma siamo tutti concentrati. Domenica abbiamo un buon test contro il Milan dove potremo verificare se la squadra è pronta per questa stagione. Obiettivo? Speriamo di fare bene, abbiamo una buona squadra che non è stata cambiata molto e ciò è un bene per noi. Personalmente, invece, ho tanta voglia di giocare e farmi notare. (...) Lavoro molto sui calci piazzati, poi quando vedi che riesci a segnare tanti goal e in tanti ne parlano entri in fiducia. Sono molto felice di questa cosa, spero di riuscirci anche in Bundes però so bene che ci saranno portieri migliori. Alla fine, però, il pallone e le porte sono le stesse, quindi cerco di fare il mio meglio soprattutto per aiutare la squadra. Goal a Neuer su punizione? In tanti me lo stanno chiedendo, ovviamente contro di lui sarà molto più difficile. Io però non ho paura di nessuno e rispetto tutti”.

L’ex Hoffenheim, Dinamo Dresda e FSV Francoforte originario di Naro in provincia di Agrigento, è riuscito a conquistare la fiducia del mister e della società, sogna di giocare in Italia e si dice tifoso dell'Inter da sempre:

"Se sogno di giocare con l’Italia? Certo! A casa mia si parla solo italiano, il mio cuore batte sempre per l’Italia e sarebbe un grande onore giocare per la Nazionale Italiana. Finora ho giocato in Under 20 e Under 21, spero che facendo bene in Bundesliga possa essere convocato. Sono mai stato convocato dalla Germania? Una volta la Federazione tedesca ha chiesto informazioni al mio procuratore ma, saputo del mio amore verso l’Italia, il discorso si è immediatamente chiuso. (...) A chi mi ispiro? Ho studiato tanti giocatori, specialmente Pirlo con la sua ‘maledetta’. Oltre al lui, guardo anche Cristiano Ronaldo, Balotelli e Çalhanoğlu, che conosco e con cui mi sono allenato. Da piccolo, il mio idolo è stato Roberto Baggio. Io tifo per l’Inter, non posso dire di poter rifiutare una loro offerta. Per adesso sto bene qui al Friburgo, se poi ci sarà qualche proposta dall’Italia ci penserò".

E ancora il suo parere sul calcio italiano nonchè gli obiettivi e i sogni per la sua giovane carriera:

“Il calcio italiano è così lontano da quello tedesco? No, anzi. Il calcio italiano è sempre stato buono, soprattutto tecnicamente. L’ho notato nell’esperienza che ho fatto nell’Under 20, dove ci sono anche alcuni talenti. La differenza sta nell’allenamento: i tedeschi lavorano molto in palestra, quindi sulla condizione fisica sono un po’ più avanti. Tecnicamente, però, penso che gli italiani siano migliori. Una squadra come la Juventus, per me, se la gioca al 50% e 50% col Bayern. Consigli al calcio italiano? Non mi sento di dare consigli perché non sono un allenatore, inoltre non ho nemmeno giocato in Serie A. Però, a mio modo di vedere, la differenza tra la Bundes e la Serie A sta nella forza fisica e nel ritmo di gioco. Quindi, personalmente, migliorerei questi aspetti”, ha ammesso il numero 32 del Friburgo. Obiettivi e sogni per il futuro? Senza dubbio fare bene con la mia squadra nel campionato tedesco, poi quello che succede, succede. Io vivo sempre di giorno in giorno, guardare troppo in avanti non è mai così buono. Mi concentro sul presente, poi il resto si vedrà". 

(Fonte: stopandgoal.net)

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