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Gardini (dg Verona): “Io all’Inter? Smentisco, spero di restare qua. Ausilio…”

Il direttore generale dell’Hellas Verona, Giovanni Gardini, nella serata di ieri ha presenziato al Charity Party in Gran Guardia, serata di gala inserita nell’ambito delle celebrazioni #UnoStoricoScudetto. A margine di...

Dario Di Noi

Il direttore generale dell'Hellas Verona, Giovanni Gardini, nella serata di ieri ha presenziato al Charity Party in Gran Guardia, serata di gala inserita nell'ambito delle celebrazioni #UnoStoricoScudetto. A margine di quest'evento, ha concesso alcune dichiarazioni alla stampa, tra cui un commento alle voci che lo volevano come possibile uomo nuovo della dirigenza Inter.

Queste le sue confessioni: "Il futuro? Ci deve essere un tempo tecnico per fare delle valutazioni sulle persone, sui risultati e sulla prosecuzione di un programma. Credo sia nelle corde di un presidente che vuole realizzare un proprio progetto e una propria strategia. In questi tre anni abbiamo ottenuto dei risultati, affidandoci a determinate persone, ora vediamo se ci sono le condizioni per tutti noi di continuare o meno. Verona, per tutti noi, c'è oggi e ci sarà sempre. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto, se dovessimo rimanere ci aspetteranno delle sfide ancora più difficili ma questo non ci deve spaventare perché pensiamo di essere degli uomini e delle persone che navigano con la schiena dritta e con la voglia di fare. Il fatto di essere apprezzato da questa società e da questa gente mi rende molto orgoglioso. Non è la visibilità che mi interessa, ma far funzionare le cose dal punto di vista sportivo, per quella che può essere la mia competenza, e sul piano numerico, dove mi sento vicino a ciò che vuole la proprietà. Io all'Inter? Smentisco le cose che non hanno un profilo di interesse. A Verona sto molto bene, spero di poter continuare. Ho parlato con il presidente e spero di poterlo fare ancora. E' l'unità di intenti delle persone che devono insieme raggiungere l'obiettivo che determina tutto. Senza dimenticare i tifosi, anima pensante della squadra. Verona è un patrimonio di tutti, vanno tutti rispettati e tutti considerati. Il presidente è giusto che abbia il tempo di scegliere, con serenità e tranquillità, se si vuole continuare bene. Altrimenti amici come prima e forza Hellas Verona. Bigon? Dopo 26 anni posso dire di essere amico di tante persone. Bigon è mio amico, come lo sono Marotta, Sabatini e Ausilio. Il presidente saprà decidere quali sono le strade migliori per il Verona".