Quando piove di traverso, si possono aprire tutti gli ombrelli che si vogliono, ma si finisce per bagnarsi lo stesso. A Marsiglia Claudio Ranieri deve aver tirato a sorte le due maglie dell'attacco prima di consegnarle a Forlan e a Zarate (!) e ha provato a impattare il match sullo 0-0 finendo poi per prendere gol a 15" dalla fine su un'incornata di Andrew Ayew, figlio dell'ex granata Abedi Pelé. Fa ridere solo a scriverlo, visto che di questi tempi non ne ha proprio dritta una. Febbraio continua ad essere un mese terribile e l'Inter, finché non recupererà un minimo di condizione fisica e mentale, non potrà che tirare a campare, non essendo in grado né di difendere né tantomeno di offendere, se non i propri tifosi, verrebbe da dire. Quella al Vélodrome è stata la quarta sconfitta di fila e pure la quarta partita senza nemmeno segnare un gol, a fronte dei nove subiti tra Roma, Novara, Bologna e Marsiglia. E andando un po' più indietro si scopre che l'Inter non ha trovato la porta addirittura in sei delle ultime sette gare.Eppure Diego Forlan, su invito di Sneijder, volonteroso e confusionario, ha avuto la palla giusta per sbloccare la gara dopo poco più di dieci minuti, ma Mandanda si è salvato: per l'uruguaiano è stata l'unica cosa buona della sua partita. Mauro Zarate, dal canto suo, non si è praticamente mai visto, se non per una conclusione troppo moscia su invito di Cambiasso nel primo tempo. Tra gli invisibili pure Maicon, uscito all'intervallo per il solito guaio al ginocchio destro, stavolta di natura tendinea, per far posto a Nagatomo. Il centrocampo dei 'matusa' con Zanetti, Cambiasso e Stankovic, che insieme fanno 102 anni, non ha neppure sofferto troppo il fin troppo timoroso Marsiglia, ma una partita tanto inguardabile non la si vedeva da tempo. La prima vera parata Julio Cesar l'ha fatta proprio un attimo prima dell'angolo che ha consegnato la partita ai marsigliesi.Ora continua a valere tutto, compresa l'idea di cambiare ancora allenatore per consegnarsi a chissà chi e per chissà cosa. Ranieri, che è sempre passato per un uomo quasi mai sorprendente, non ha spiegato in modo convincente nemmeno il misterioso ripescaggio di Zarate, che non giocava titolare dal 27 novembre scorso, Siena-Inter 0-1, che lui stesso tolse all'intervallo per disperazione.Fosse stato solo lui a deludere! Invece, a parte Cambiasso che si è arrabattato fino alla sufficienza, Samuel, Lucio che nelle gare importanti trovano comunque una concentrazione maggiore e Nagatomo per il solito impegno, nessun'altro si è salvato. Sneijder ha girato a vuoto, come sempre gli accade da un po' di tempo a questa parte, ma continuo a non immaginarlo ai margini di una squadra ormai così superata. Ora dopo il gol di Aiew, dimenticato da Chivu proprio mentre l'arbitro turco Cüneyt Çakır stava per spedire tutti sotto la doccia, anche la Champions è a rischio, perché l'inadeguato Marsiglia nel girone di qualificazione ha raccolto gran parte dei suoi punti in trasferta con due vittorie e un pareggio. L'Inter di oggi appare però ancor più inadeguata a segnare i due gol che servirebbero per passare ai quarti. Di buono c'è che a volte basta poco ad invertire certe tendenze.
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Gianluca Rossi: “Inter, quando piove di traverso…”
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