FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Giggs: “Ricordo la prima volta che incontrai Conte: litigai con Ferguson e gli lanciai…”

L'ex ala gallese ha raccontato un curioso episodio legato al suo primo incontro con Antonio Conte

Marco Macca

C'è un episodio curioso che lega Ryan Giggs ad Antonio Conte e con sir Alex Ferguson come terzo protagonista. Loro due, espressione di un calcio che forse non c'è più, entrambi bandiere delle loro rispettive squadre, Manchester United e Juventus, entrambi dominatori del football made in '90. A raccontarlo è stato lo stesso ex leggendario giocatore dei Red Devils al Telegraph e risale al settembre del 1996, quando i due si incontrarono in Champions League: "La Juve al tempo era la squadra migliore del mondo e io avevo 22 anni. In un periodo in cui quasi tutti giocavano con il 4-4-2, loro osavano scendere in campo con il 4-3-3. Per quella partita Ferguson decise di 'copiare' quel modulo, lasciando Cantona da solo al centro dell'area quando fino a quel momento aveva reso al meglio con un'altra punta al suo fianco. Io giocavo a centrocampo con Butt e Beckham e per me fu un incubo. Nell'intervallo ebbi una discussione con Ferguson e gli esposi le mie lamentele. Ne seguì una discussione che terminò con me che lanciai un drink che colpì una cassa di bibite e finì ai piedi di Ferguson. Sapevo esattamente cosa stava per accadere. Lui disse: 'McClair, vieni su'. Poi, rivolto a me: 'Tu vai fuori'".

Giggs ha poi continuato: "Il mio primo tentativo di dominare uno spogliatoio era così fallito miseramente. Ho ricevuto una multa corrispondente a una settimana di stipendio. Non ho mai dimenticato quella lezione e tra l'altro da lì ho guardato la Juventus come la squadra da raggiungere e da battere. Conte era un leader, anche quando diventò capitano dopo la partenza di Vialli verso il Chelsea. Quando è stato annunciato come allenatore dei Blues, ho chiamato Darmian per chiedergli secondo lui come Conte si sarebbe potuto adattare al calcio inglese. Oggi, si vede che la squadra con il suo 3-4-3 gioca con un sistema studiato in cui tutti lavorano per un unico fine e sanno dove stare in campo".

(Fonte: Telegraph)