Il portiere del Toro, Jean François Gillet, a margine della sfida di campionato di domani contro i nerazzurri, ha parlato al quotidiano ilGiornale: «Siamo in un buon momento, arrivando da due vittorie in fila e cinque risultati utili consecutivi. Sarà una bella sfida, proveremo a giocarcela anche se non possiamo pensare di farlo alla pari. Però nel calcio tutto può accadere: lo scorso anno sbancare San Siro fu una soddisfazione immensa».
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Gillet: “Con l’Inter bella sfida. Li ho già battuti, ed è stata una gioia immensa…”
Il portiere del Toro, Jean François Gillet, a margine della sfida di campionato di domani contro i nerazzurri, ha parlato al quotidiano ilGiornale: «Siamo in un buon momento, arrivando da due vittorie in fila e cinque risultati utili...
A San Siro e sempre contro l'Inter, oltre alla vittoria con il Bologna, lei ha anche conquistato la Nazionale: è uno stadio che le porta bene?«Un po' sì. Accadde dopo la prima giornata della stagione 2009/10, a trent'anni suonati: si ricordarono di me per una serie di circostanze, forse un po' in ritardo. Però da quel momento sono sempre rimasto nel gruppo: ci tenevo».
Che tipo di portiere è Handanovic, il suo collega di domani?«Completo, sobrio. Una garanzia. Dovendo sostituire JulioCesar, il meglio che ci fosse».
Dovrebbe esserci Cassano, che all'andata le segnò il 2-0. «Bel personaggio,con il quale ho trascorso una stagione a Bari:casinista,allegro e divertente, anche se credo si sia calmato dopo la nascita del bambino. In campo è fastidioso,non sai mai cosa aspettarti e non lo scopro certo io».
Non ci sarà Milito, l'altro goleador dell' andata. «Non cambia nulla:hanno talmente tanta gente brava…».
Secondo lei ha fatto bene l'Inter a lasciare fuori Sneijder fino al momento della cessione? «Si sono dati una linea e l'hanno seguita, anche se è stato strano vedere un campione del genere in tribuna per tanto tempo. È però arrivato il momento di darsi tutti una regolata: i grandi calciatori meritano gli stipendi che hanno, ma i momenti sono quelli che sono ed è anche normale che le società facciano più attenzione ai propri bilanci».
Che squadra è quella di Stramaccioni? «Una squadra che ha cambiato tanto e che è ancora in lotta su tre fronti. Stanno giocando tanto e potrebbero risentirne: per noi sarà un bel banco di prova».
Dovesse scegliere una grande da battere da qui a fine stagione?«La Juve, perché è la squadra campione d'Italia. E perché, vivendo in città, so che gioia regaleremmo ai nostri tifosi ».
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