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Grafite: “Fare coppia con Dzeko è uno spasso. Con Lautaro un errore da evitare”

Grafite: “Fare coppia con Dzeko è uno spasso. Con Lautaro un errore da evitare”

Le parole dell'ex compagno di reparto del bosniaco ai tempi della favola del Wolfsburg

Daniele Vitiello

«Fare coppia con Edin Dzeko è un vero spasso». Parola del brasiliano Edinaldo Batista Libânio, meglio noto come Grafite, partner del bosniaco ai tempi del Wolfsburg. I due sono diventati la coppia più prolifica del calcio tedesco (28 gol l’uno e 26 l’altro) nel 2008-09 ed hanno vinto anche uno storico titolo. L'ormai ex calciatore ha parlato del nuovo numero 9 dell'Inter nel corso di una intervista concessa ai microfoni della Gazzetta dello Sport.

Che ricordi ha?

«La nostra intesa fu puro istinto, venivano da mondi diversi. Siamo cresciuti insieme lavorando con Magath; ci trovavamo alla perfezione. Ricordo quel fantastico 2008-09 in cui abbiamo dato una gioia enorme alla nostra gente. E pensare che avevamo molte difficoltà con la lingua. Però ci capivamo in campo».

Cosa pensa della nuova sfida di Edin?

«La trovo straordinaria e affascinante a 35 anni, sono sicuro che saprà coglierla e saprà restituire tutta la fiducia che l’Inter ha avuto nei suoi confronti. Non è da tutti continuare a mettersi in gioco: sarà decisivo il modo in cui si integrerà in una realtà nuova, poi starà a lui gestire il suo corpo, sapere quando accelerare e quando fermarsi».

L’eredità è pesante, però.

«Non è facile sostituire Lukaku che è una bestia, uno che fisicamente condiziona la partita e gli avversari. Non sarà semplice convivere con l’ombra del suo predecessore, ma il fatto che abbiano scelto proprio lui è una motivazione in più: vuol dire che credono che sarà all’altezza».

Quali sono le differenze con Romelu?

«Entrambi usano il fisico per guadagnare un vantaggio sugli avversari. Lukaku per me è nella categoria di Ronaldo il Fenomeno o Adriano: lanciato in velocità non si ferma. Dzeko è diverso. Può diventare decisivo per la sua capacità di aiutare gli altri e servire assist per i compagni senza smarrire mai il suo istinto di goleador. È un attaccante completo come pochissimi altri, non c è una cosa che non sa fare. Rispetto ai miei tempi ha acquisito ovviamente esperienza e la capacità di leggere dove si trovano in campo i compagni: è incredibile come sappia essere altruista o egoista a seconda delle situazioni».

Che coppia sarà con Lautaro?

«Io giocavo in maniera molto simile a Lautaro, quindi loro due possono essere molto simili a noi. In fondo si tratta di due numeri nove che sanno fare entrambe le posizioni di attacco: possono scambiarsi i ruoli e duettare, avranno la stessa chimica che avevamo noi. L’unico errore sarebbe pensare che si può replicare ciò che è stato fatto con Lukaku».

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