Stevan Jovetic ritrova la serie A. Secondo il Guerin Sportivo bisognerà capire se il giocatore che approda all'Inter è quello esplosivo che giocava nella Fiorentina o quello acciaccato che non è riuscito ad emergere nel City. In ogni caso l’acquisto di Stefan Jovetic consegna all’Inter e a Mancini, un attaccante duttile, che nel reparto offensivo può fare praticamente tutto. Il venticinquenne montenegrino può essere davvero utile alla causa nerazzurra: tecnicamente non si discute. Poche le presenze in Premier: sommando i due anni all’Etihad Stadium, non viene fuori un campionato intero (17 nel 2013-14, 13 nel 2014-15). Reti, poche anche quelle: otto in tutto. Acciacchi, tantissimi, tanto da farlo scivolare immediatamente nelle retrovie nei ranghi della squadra. Al primo anno, concluso con la vittoria del campionato e della Coppa di Lega, tutte le altre stelle dell’attacco (Agüero, Dzeko, Negredo) hanno collezionato più presenze. Idem gli altri centrocampisti offensivi, da Jesus Navas a Nasri, da Silva a Yaya Touré). Non meglio è andata lo scorso anno, quando alla corte di Pellegrini si è aggiunto in corsa d’opera anche l’ivoriano Bony, che ha aumentato la concorrenza interna, riducendogli sempre più lo spazio (è stato tagliato anche dalla lista Uefa di febbraio).
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GS – Jovetic, attaccante duttile e pagato poco. Scommessa affascinante perché…
Stevan Jovetic ritrova la serie A. Secondo il Guerin Sportivo bisognerà capire se il giocatore che approda all’Inter è quello esplosivo che giocava nella Fiorentina o quello acciaccato che non è riuscito ad emergere nel City. In ogni...
Se da una parte il City si "libera" di un esubero, dall'altra il giocatore, che torna nel campionato dove aveva fatto vedere le cose migliori e che trova una realtà diversa e a lui più congeniale; per l’Inter, che completa il reparto con un giocatore di qualità e pagato poco (tre milioni pre il prestito biennale, dodici per il riscatto. Al giocatore invece vanno 3,2 milioni a stagione). È una scommessa, certo, ma affascinante. Parliamo d’altronde di un giocatore che ha bruciato molte tappe (a 17 anni si prese la fascia da capitano del Partizan Belgrado, si affermò giovanissimo come uno dei giocatori più promettenti del panorama europeo, approdò alla Fiorentina con umiltà, e al Franchi migliorò anno dopo anno, resistendo anche alla brutta pagina del crociato rotto, che lo tenne fuori per l’intera annata 2010-11), si è caricato sulle spalle la nazionale montenegrina e ha indotto gli inglesi a pagare 26 milioni di euro per il suo cartellino. Nei due anni di Manchester, il vero Jovetic non si è mai visto. Speriamo di poterlo riammirare a Milano, conclude il Guerin Sportivo.
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