Protagonisti in negativo nell'ultimo turno di campionato, Handanovic, Maignan e Ospina sono chiamati a riscattarsi quanto prima. Come scrive Liberi, lo scudetto potrà passare anche dalle loro parate: "La giornata dell'orgoglio che ha riacceso il fuoco delle "piccole" a spese delle forse presuntuose "grandi" ha invece rimescolato le carte e messo a nudo la variabile del portiere".
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Scudetto, variabile portieri: Handanovic, Maignan e Ospina saranno decisivi
I tre estremi difensori di Inter, Milan e Napoli sono stati protagonisti in negativo nell'ultimo turno di campionato
"Il turno appena archiviato ha messo in vetrina una serie di topiche da urlo. Mike Maignan ha fatto restare di sale i milanisti quando a Salerno ha deciso di avventurarsi in un'uscita da oratorio che ha spalancato la porta alla rovesciata di Bonazzoli per il gol dell'1-1. Il 26enne panterone francese si è meritato il soprannome di SuperMike ma se fra i pali è spettacolare quanto efficace, e coi piedi disegna pure assist (vedi quello a Leao con la Samp), ha ancora lacune nel gioco aereo".
"Quel che è fatto è fatto ormai invece per il 37enne Handanovic, beccato più volte negli ultimi anni dai tifosi nerazzurri per la sua ineffabile capacità di "tenere la posizione". O meglio restare fermo, tanto che l'hanno ribattezzato Posaman, attribuendogli perfino il superpotere di deviare i palloni con lo sguardo laser («tanto non ci sarebbe mai arrivato...»). Non gli è riuscito domenica contro il Sassuolo, quando anzi il tiro pestifero di Raspadori gli è passato sotto le gambe aprendo la via al tracollo dell'Inter che sognava di tornare in testa da sola".
"A chiudere il magic moment dei portieri "da scudetto" ci ha pensato Ospina, sorpreso sul tiro di Pereiro che ha regalato l'illusorio 1-0 al Cagliari: poi il colombiano del Napoli ha salvato in suoi in altre tre occasioni, ma l'esito ci dà la stessa sensazione di incertezza che aleggia su Handanovic: quale è la vera versione dei due?".
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